Ci sono matadores meno spietati di Ciro Immobile. Il gol al 92’ a salvare la sua Lazio da una sconfitta col Torino è il suo dodicesimo ai granata. Il nono in A con la Lazio, oltre ai tre centri inflitti alla sua ex squadra quando ancora era in B con il Pescara.
“Contro di noi giochi col sangue agli occhi”, l’aveva accusato Cairo dopo lo 0-0 dell’anno scorso. Quello che certificò la salvezza del Torino in un clima di terrore e tensione. “Io so chi è Ciro…”, aveva rincarato con amarezza, poi, Cairo. In realtà non lo sapeva ancora. Da quella sfuriata nel ventre dell’Olimpico, Immobile al Toro non ne ha perdonata una, dal rigore dell’andata, al gol che oggi condanna il Torino alla decima partita delle ultime undici senza vittoria. A guardare il gioco, oggi, senza meritarlo.
Verso il record
Quello degli ultimi minuti diventa il numero 25 dei sigilli di Immobile in stagione. Tre in più di quelli che lo resero capocannoniere per la prima volta, nel 2014, proprio con il Toro. Nel 2018 furono 29, nel 2020, 36. Quest’anno la lotta è serrata con Vlahovic (23), ancor di più in un’altra settimana da botta-e-risposta. “Tutti vogliamo che sia capocannoniere”, dice Felipe Anderson prima di scendere in campo, certificando che la Lazio gioca per due obiettivi simultanei: l’Europa e Ciro re dei bomber.
Se ci riuscisse ancora, Immobile diventerebbe il primo italiano capocannoniere di A in quattro stagioni diverse. Sarebbe invece il terzo della storia, dopo Nordahl (recordman assoluto con cinque primi posti) e Nyers. In ogni caso, questi ultimi li ha già raggiunti nel club dei giocatori che hanno segnato 25 o più gol in tre stagioni diverse di Serie A. Se guardiamo i gol in tutte le competizioni sono invece 30 e, scusate se la ridondanza banalizza i numeri, è anche qui la terza occasione in carriera in cui arriva a questa cifra.
Raggiunto Quagliarella
Altri record? Altri record. Ormai dovremmo esserci abituati. Settimana dopo settimana, si aggiornano classifiche e statistiche a ritmi forsennati con lui. Oggi Immobile diventa anche il tredicesimo marcatore di sempre della Serie A. Aggancia Quagliarella a 180 gol, vede Batistuta a 184, sogna Silvio Piola, il numero uno, a 274 reti. Probabilmente non è la Pasqua festosa che si aspettava e che aveva chiesto ai tifosi, ma almeno Ciro nell’uovo ha trovato un altro gol per la storia. Difficile definirlo una sorpresa, però.