Dal fallimento come erede di Lewandowski al Dortmund alla vittoria sul polacco tra i migliori marcatori di tutta Europa. Ciro Immobile ha saputo aspettare per dimostrare il suo valore, e oggi, dopo altri sei mesi d’attesa, è arrivata finalmente la consegna della Scarpa d’Oro nella sala Giulio Cesare del Campidoglio. Trentasei reti in campionato, da agosto 2019 ad agosto 2020, e record di Gonzalo Higuain eguagliato.
A consegnare il premio all’attaccante biancoceleste, accompagnato dalla sua famiglia, sono stati il Sindaco di Roma Virginia Raggi e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Nella stagione 2019/2020 Immobile ha lasciato sui gradini più bassi del podio due nomi altisonanti: Lewandowski, con 34 reti e Cristiano Ronaldo con un totale di 31.
Un omaggio in luogo importante della Capitale, il Campidoglio, accompagnato dalle parole di Virginia Raggi sull'uomo prima che sul calciatore: “Oggi nelle periferie ci sono tanti bambini che sognano di diventare con te Ciro e indossano la tua maglia. Gli ostacoli e le cadute fanno parte della strada verso il successo. Questo premio va oltre le statistiche e i numeri, perché Immobile è un esempio. Si tratta di una persona autentica anche fuori dal campo: vorrei sottolineare la sua generosità, mettendo all’asta alcune sue maglie celebrative. Questo premio è un grande significato per la città". Sulla stessa scia Lotito, che l'ha definito come un simbolo: "Rappresenta Roma, ci ha fatto crescere in termini di visibilità portando gioia ali tifosi. Per i bambini è come un padre e per gli anziani e come un figlio. Lui rappresenta la Lazio, e la Lazio rappresenta Immobile. E’ il nostro ambasciatore, il nostro biglietto da visita”.
Il bomber della Lazio, visibilmente emozionato, ha voluto ringraziare società, compagni e famiglia che l'hanno aiutato a raggiungere questo straordinario traguardo: "È un’emozione enorme. Devo ringraziare la mia famiglia per quello che sono diventato nella mia vita prima che nello sport. Tutti devono sentirsi vincitori di questo premio. Con i tifosi sarebbe stata un'altra cosa, il premio lo dedico a coloro che stanno soffrendo nel non poter vederci allo stadio". Sul momento delicato della squadra invece spera che da venerdì contro il Crotone ci sia un cambio di marcia: "In campionato vogliamo riprenderci, stiamo subendo un periodo di flessione. Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo, con il mister ed il suo staff. Sono 5 anni che lavoriamo insieme, come dice il Presidente noi siamo una famiglia che va nella stessa direzione e siamo uniti in questi momenti. Abbiamo parlato con lui in settimana, siamo contenti di avere la partita di venerdì per farci rivalere”.