Eterno, leggendario e infinito, in due parole Francesco Totti! Fiumi di frasi e oceani di aggettivi sono stati sprecati oggi per descrivere la magnificenza di un giocatore che, anche alla soglia dei 40 anni, non smette mai stupire. Occhi sereni ma al tempo stesso concentrati, maglia numero 10 addosso e la solita voglia di spaccare il mondo. Così ieri Francesco Totti è entrato sull'erba dell'Olimpico, cinepresa in mano e via con la sceneggiatura di un finale thrilling, difficile da immaginare anche per un regista attempato.
"Credo che nessuno avrebbe potuto mai immaginare che la partita sarebbe finita in maniera così entusiasmante". Voce squillante e decisa, tradita da un pò di quella emozione figlia dall'adrenalina di ieri sera. Ruggiero Rizzitelli non crede ancora ai suoi occhi, smarrito al cospetto della grandezza di un campione senza tempo che non smette di sorprendere. "Una sensazione fantastica per tutto l'ambiente di Roma - commenta ai microfoni di GianlucadiMarzio.com - per la società e per l'allenatore. In tre minuti un giocatore di 40 anni, che tutti davano per bollito, è riuscito a trasformare una partita non bella, in trionfo. Non vincere contro il Torino avrebbe demoralizzato l'ambiente e messo a rischio il terzo posto, invece, grazie a Totti la Roma è tornata a respirare. Spalletti sa che ogni volta che mette dentro Totti il pubblico si incendia e si surriscalda, trascinando tutta la squadra. Francesco c'ha questa attrazione fatale. Anche in tre minuti è riuscito ad entusiasmare il pubblico, questo significa essere campioni. Qualcuno si deve sciacquare la bocca prima di dire che Francesco Totti è bollito, adesso si dovrà ricredere per forza su questo".
Una doppietta che mette fine ad un periodo non facile, condito da un rapporto con Spalletti che stenta a decollare: "E' normale che Totti fosse un po' triste in questo momento, si è detto di tutto nei suoi confronti ma da grande signore qual è ha sempre accettato le critiche. Anche ieri si è presentato in campo a testa alta e ha dimostrato la sua grandezza. Credo che adesso Spalletti si affiderà maggiormente a Totti anche perchè, in questo momento, Francesco ha dimostrato sul campo che, anche in pochi minuti, può fare la differenza. Senza i suoi gol e i suoi assist, la Roma avrebbe dovuto sudare le proverbiali sette camicie per qualificarsi in Champions".