La nuova vita di Sodinha: "Dio mi ha aiutato a tornare in campo"
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 01/04/2019 -

La nuova vita di Sodinha: "Dio mi ha aiutato a tornare in campo"

profile picture
profile picture
Video-intervista a Felipe Sodinha, talento brasiliano del Rezzato ex Udinese, Bari e Brescia tra le altre
sodinha1
Video-intervista a Felipe Sodinha, talento brasiliano del Rezzato ex Udinese, Bari e Brescia tra le altre

Rezzato, piccolo comune alle porte di Brescia. Qui abita e gioca il mago Felipe Sodinha, il brasiliano che tutti in patria definiscono “O gênio da bola”, genio della palla. A 30 anni è pronto a ripartire ad alti livelli, in cerca solo di un’occasione buona per dimostrare di essere all’altezza. In serie D è già a 8 gol, ultimo dei quali messo a segno nell'ultima giornata sul campo del Ponte San Pietro Isola e che è valso la vittoria dei suoi. Sodinha è capocannoniere della squadra bresciana, terza in classifica nel girone B, con un’infinità di assist per i compagni: “Come gli anni a Brescia in serie B, non so quanti assist ho fatto a Caracciolo, troppi per poterli contare”.

E proprio in serie B il brasiliano non ha mai disputato una partita al massimo delle sue potenzialità: “Giocavo al 15%. Sarei potuto scendere in campo anche con la sigaretta in bocca”. Al contrario, in serie D, un giocatore tecnico come lui fa fatica: “A volte ti trovi i campi con le buche, altre invece quelli sintetici o senza erba. Per stoppare una palla ci metti 5 secondi. E ci sono tantissimi giocatori di corsa, non è un campionato adatto a me”. 

Talento scoperto da Gilvan Costa, Sodinha già a 15 anni incantava in Brasile. Il presidente dell’Udinese Pozzo se ne innamora dopo aver visionato un video con le sue giocate e lo porta in serie A: “A 19 anni cominciai improvvisamente a guadagnare molti soldi. Li guadagnavo e li spendevo pure, perchè mi volevo godere la vita, visto che arrivavo dal niente”. Sodinha accompagna giocate di pura qualità a serate e alcool nei momenti liberi: “Come quella volta che mi sono ritrovato in una festa a casa di Ronaldinho a Varese. Ero elettrizzato, non ci potevo credere. Lui persona umilissima e simpaticissima, mi ha accolto a casa sua come un fratello; abbiamo fatto baldoria tutta la notte, poi prima di tornare a casa, per salutarlo gli ho baciato i piedi”.

Genio e sregolatezza, i primi anni in Italia li trascorre così, sempre con un piede in campo e uno fuori: “A Bari dopo la partita del sabato prendevo la macchina e volavo a Milano a far serata, tornavo direttamente il lunedì per l’allenamento”. Nonostante ciò chiunque ci abbia avuto a che fare è rimasto incantato dalla sua classe strepitosa. Come Cosmi, che in una lettera indirizzata all’ex Udinese scriveva: “Con me hai giocato 213 minuti. Ti giuro, sono stati molto più belli di campionati interi giocati da altri”

I problemi alle ginocchia e le conseguenti operazioni hanno messo seriamente in dubbio la sua carriera a neanche trent’anni, tanto da annunciare il ritiro anticipato dal calcio: “I medici mi hanno detto che era difficile poter continuare a giocare con il dolore che avevo, quindi ero sul punto di smettere”. Poi l’incontro con la fede, inaspettato e folgorante: “Ero con mia moglie in Brasile, vi parlo di circa tre anni fa. Un giovedì per caso siamo capitati dentro una chiesa e c’era un prete che stava tenendo un’omelia. Sono rimasto senza parole. Avevo l’impressione che il prete, poi diventato mio grande amico, stesse parlando proprio con me. Da quel giorno sono cambiato e mi sono dato una regolata”. E anche i problemi fisici sono svaniti: “Ho pregato perchè le mie ginocchia non si gonfiassero più e non sentissi più male. Dio ha esaudito il mio desiderio”.

Spesso criticato per il suo peso, eccessivo per gli standard di un’atleta, Sodinha ci scherza raccontando un aneddoto dei tempi del Brescia: “Il presidente mi pesava ogni lunedì davanti a tutti e mi diceva che se avessi perso un kg ogni sette giorni lui mi avrebbe regalato puntualmente mille euro. Peccato che io ogni settimana pesavo due kg in più, quei soldi non li ho mai visiti”. Ridiamo. Con Sodinha è impossibile non farlo. Un ragazzo umile che ti tratta da fratello ancor prima di conoscere la tua storia. Un calciatore dal talento smisurato, che si è perso strada facendo, ma che ora sembra aver ritrovato la giusta via per far continuare a sognare i suoi tanti tifosi.

I numeri di Sodinha in questo video:

Riccardo Despali

 



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!