​Il Borgosesia, l’esordio a 16 anni e i gol davanti alla famiglia: Gia...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 20/01/2017 -

​Il Borgosesia, l’esordio a 16 anni e i gol davanti alla famiglia: Giacomo Tomaselli, sognando Dybala

profile picture
profile picture

L’idolo Dybala da studiare, la famiglia, la scuola, qualche piccolo gesto scaramantico prima delle partite. E un talento che gli ha permesso di bruciare le tappe e di conquistarsi la convocazione nella Nazionale Under 18 Lnd: un altro passo importante per Giacomo Tomaselli, ala destra del Borgosesia Calcio. Da bambino voleva vestire la maglia della sua città e ci è riuscito. Poi voleva segnare e a soli 16 anni ha trovato la prima firma contro il Varese. Una soddisfazione dietro l’altra. L’ultima lo vede nell’elenco dei calciatori che prenderanno parte al primo raduno con soli calciatori di Serie D a Pomezia. Un ulteriore riconoscimento per il lavoro quotidiano.

Classe 1999, un mix di tecnica, tiro e dribbling, ‘Toma’ - come lo chiamano tutti - esordisce nella massima serie dei dilettanti molto giovane contro la Fezzanese e dopo poco più di un mese arriva anche il primo gol. L’allenatore dei granata Alessio Dionisi vede le sue qualità e decide di puntare su di lui. E non sbaglia. “E’ importante per me avere una guida come lui - conferma Tomaselli - negli ultimi due anni mi ha dato tanti consigli, così come l'allenatore dei portieri Egidio Capra. Entrambi mi hanno aiutato molto, mi hanno cresciuto nel migliore dei modi e mi hanno insegnato ad essere umile e a lavorare sempre al massimo per ottenere i risultati che ora stanno arrivando”.

Giacomo ha iniziato a giocare nella scuola calcio Matteo Bagarini proprio a Borgosesia, poi è passato nel settore giovanile del Novara dove oltre al soprannome (“i miei compagni hanno iniziato a chiamarmi così e da lì non è più cambiato nulla”) si è guadagnato anche le attenzioni del club granata che lo ha così riportato a casa: “Da quando sono qui ho vissuto tante emozioni. La più forte? Direi l'esordio in prima squadra, che è stato un momento davvero importante per me. Però ricordo anche una partita negli Allievi di qualche tempo fa. In quell’occasione abbiamo vinto 6-4 contro i primi in classifica e lì ho capito che quello che importa davvero in una squadra è il gruppo, non i singoli giocatori. In quella formazione eravamo coetanei e amici, ancora adesso tutti tifano per me e mi sostengono ogni domenica”.

In campo una vera e propria famiglia guidata da Dionisi sempre al suo fianco, fuori l’importante sostegno di mamma e papà: “I miei genitori mi hanno sempre seguito in ogni partita che ho giocato - racconta ancora Tomaselli - mi sostengono sempre e ultimamente si è aggiunta anche mia sorella. Mi fa davvero piacere”. L’amore per il calcio nato quando era piccolo anche grazie alle partite della Juventus, che ancora oggi segue da tifoso. Il suo calciatore preferito? Giacomo non ha dubbi: “Dybala! E’ il mio idolo. Non l'ho mai visto giocare dal vivo, ma sinceramente mi basta osservarlo anche in tv e vedere le sue giocate per apprezzarlo. Comunque non mi dispiacerebbe vedere una sua partita allo stadio…”. Una partita allo Juventus Stadium? Magari, da spettatore tra un allenamento, una gara con il Borgosesia e anche qualche ora sui libri. “Voglio finire gli studi - precisa ‘Toma’ - il rapporto tra scuola e pallone è abbastanza equilibrato, anche se pende un po' di più dalla parte del calcio”.

Sogni e speranze da inseguire sempre con semplicità e modestia: “Quello che ho ottenuto e che otterrò sarà sempre frutto del mio lavoro e del massimo impegno. Desidero tanto arrivare in alto, è ovvio, ma per ora voglio pensare a fare bene dove sono. Non ho obiettivi precisi, in futuro si vedrà cosa potrà accadere”. Per pensare a quello che sarà c’è tempo. Oggi Tomaselli, assistito da Guido Gallovich, pensa solo al suo Borgosesia: “Scaramantico? Un po’ - confessa - in ogni partita, ad esempio, uso sempre la stessa maglietta sotto quella da gioco e cerco di fare sempre le stesse cose fatte prima dell’ultimo match. In realtà però non è che creda molto a queste cose. Nel pre gara mi piace stare in silenzio, concentrato, altre volte mi capita di voler sentire un po’ di musica”. E in campo? “Ho sempre giocato in attacco e non ho mai pensato di cambiare ruolo”. Proprio come il numero 21 della Juventus, che ‘Toma’ osserva per poter rubare qualche trucco. Per crescere ancora e per continuare a bruciare tutte le tappe.

Tags: Serie D



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!