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Dal rosso di Istanbul al gol col Verona: Fiorentina, la rivincita di Ikoné

Dall’espulsione in Conference League al gol contro l’Hellas Verona: Ikoné, tre giorni per riprendersi la Fiorentina

Prevedere la sua conferma nell’undici iniziale dopo l’espulsione di Istanbul era utopia, visti anche i recuperi di Sottil e Nico Gonzalez. Italiano però nel momento più difficile della sua esperienza sulla panchina viola ha deciso di dargli un’altra opportunità, e Jonathan Ikoné non l’ha sprecata.

 

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Il classe 1998 è stato schierato sulla fascia destra a completare il tridente con Sottil a sinistra e con Kouamé al centro preferito a Cabral e Jovic, e dopo appena 13 minuti ha sbloccato il risultato con un gol che Italiano chiedeva da tempo ai suoi attaccanti esterni: partendo dalla fascia per accentrarsi, superare Coppola  e battere Montipò con una conclusione mancina sul primo palo che ha fatto esplodere i 32mila del Franchi. La rete galvanizza i viola, ma soprattutto Ikoné, che al 30’ serve Venuti in area, ma Montipò risponde presente dopo appena sette minuti dal rigore parato a Biraghi. Sessantacinque minuti ricchi di spunti, corsa e dribbling, che trasformano le critiche in applausi al momento della ssostituzione per l’ingresso di Nico Gonzalez.

 

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 Si tratta del secondo gol in maglia viola per Ikoné, dopo quello segnato al Maradona lo scorso 10 aprile nella vittoria contro il Napoli. Da quel momento poche luci e tante ombre, tra dribbling sbagliati e ultimamente neanche provati, ma soprattutto troppe occasioni fallite. Quest’ultimo è un aspetto che l’allenatore viola ha spesso sottolineato sul quale deve da migliorare, sin dal momento del suo arrivo a Firenze a gennaio per 15 milioni dal Lille, per un giocatore reduce dalla vittoria della Ligue 1.

 

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“Ikoné è un giocatore che ha vinto il campionato con il Lille, ha giocato la Champions League, abbiamo puntato su di lui perchè volevamo un esterno con quelle caratteristiche: dotato di grande tecnica, è un ragazzo sensibile, lui sta incontrando delle difficoltà e sta soffrendo questa situazione. Il mister ha detto che si deve sbloccare perchè è un giocatore dotato di grande tecnica, qualcosa deve uscire, stiamo cercando di tirargli fuori il meglio, siamo sicuri che ci riuscirà”, pensieri e parole di Daniele Pradè a margine della conferenza stampa di presentazione di Barak, appena nove giorni fa.

Una vittoria con i gol delle ali sotto gli occhi dell’ex Torreira

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Una vittoria di carattere sotto gli occhi dell’ex Torreira, presente al Franchi dopo il mancato riscatto dall’Arsenal e contro un fiorentino come Cioffi, che con l’Udinese lo scorso anno aveva vinto 4-0 al Franchi. Tre punti che non cancellano le due sconfitte con Bologna e Basaksehir, ma che ridanno fiducia all’ambiente, vista l’accoglienza di alcuni tifosi con qualche fischio al momento dell’arrivo del pullman al Franchi. E poi ribadito con uno striscione apparso nel secondo tempo in Curva Fiesole con scritto: “Vergognatevi”. In riferimento al ko in Turchia e alle ultime prestazioni.

 

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Un successo che mancava dalla prima giornata, con il 3-2 alla Cremonese, arrivato con una difesa rimaneggiata a causa delle assenze di Milenkovic, Dodo e Igor, con la coppia di centrali composta da Martinez Quarta e Ranieri già vista nel pareggio con il Riga. Ma soprattutto arrivata grazie ai gol degli esterni: prima Ikoné e poi Gonzalez, con l’argentino al rientro dopo i problemi al tallone delle ultime settimane. La Fiorentina ha ritrovato le sue ali.