Napoli e Milan fan 31. Due vittorie per continuare questo botta e risposta d’alta quota in cui il primo passo falso può costare caro. E se a Spalletti basta il gol di Zielinski contro la Salernitana, Pioli da Roma torna con un 2-0 firmato Ibrahimovic. Niente doppietta per lo svedese, ma un ruolo fondamentale in una partita che ha praticamente sbloccato e chiuso lui.
Quattrocento gol nei campionati nazionali in cui ha giocato e una storia lunga ventuno anni. Dal 30 ottobre 1999 al 31 ottobre 2021. Dal Malmo al Milan. Dal Vastra Frolunda alla Roma, la sua vittima italiana preferita. Colpita anche in questa 11esima giornata di campionato. Undici come i gol finora segnati in carriera in Serie A ai giallorossi.
Al 26’ ha spiazzato barriera e Rui Patricio con una punizione calciata rasoterra. Gol (il secondo realizzato così per il Milan in questa stagione), braccia larghe e uno sguardo al settore ospiti riempito da circa 300 tifosi rossoneri. Difficile fermarsi per uno come lui. Al 38’ fa un assist col petto per lanciare Leao in porta ma il classe ’99 è in fuorigioco. Tempo quindici minuti d’intervallo e riprende a bussare alla porta giallorossa, non proprio come il bambino che vuole chiedere il dolcetto ma come quello che non vede l'ora di fare un altro scherzetto. Al 50’ poi gli viene annullata la rete della possibile doppietta per fuorigioco, al 52’ si ripete. Ibra calcia, stavolta Rui Patricio para, ma è ancora offside.
'Andavo a cento all'ora'. Anzi, anche di più
Altri due minuti e Ibra è di nuovo nell’area di rigore della Roma e si procura il rigore (fallo di Ibanez) che poi calcerà Kessie. Al 58’ esce e lascia spazio a Giroud. Ma la serata rossonera ha avuto un solo protagonista. E prima del fischio d'inizio l'aveva assicurato ai microfoni di DAZN: "Fisicamente sto bene, ho recuperato". Parola del numero 11 che nella notte di Halloween si è travestito da Mr Majestic che segna sì ma i calci di punizione non sono la sua specialità: "Ogni tanto faccio delle sorprese... Punizione a 101 km/h? Normalmente va più forte, a 200 all'ora. Forse è l'età. I fischi? Mi servono". Nel post gara lo svedese è ancora più sciolto. Scherza ma poi torna serio quando si parla di scudetto: "Noi ci proviamo, ci crediamo - ha dichiarato a Dazn -. Ma il campionato è lungo. Dobbiamo avere continuità in ogni partita, ma è presto, pensiamo una partita alla volta. Ora c'è la Champions, poi testa al derby".
Pioli: "Personalità e carisma, Ibra ci dà tutto"
"Zlatan sta sicuramente meglio, sta crescendo la sua condizione. Ci dà tanto in tutto, personalità, carisma. Speriamo possa stare sempre bene e possa continuare a darci tante soddisfazioni. Se si allenerà con continuità potrà solo crescere ancora". Nel post partita, Stefano Pioli elogia così il suo attaccante ed evita di tornare su alcuni episodi e decisioni arbitrali: "Io alleno la squadra e ora dobbiamo buttarci nuovamente nella Champions League. Vogliamo essere propositivi anche lì contro il Porto che è un'ottima squadra. Ci proveremo".
Di ben altro umore è invece Josè Mourinho, telegrafico sia in tv che in conferenza stampa: "Faccio i complimenti al Milan. Ma non voglio dire niente di più, perché se parlo domenica non sono in panchina. Sono arrabbiato per la mancanza di rispetto verso i nostri tifosi. Questo rispetto che abbiamo noi, altri non lo hanno".