Immobile, Belotti, Gabbiadini, Berardi, Pavoletti, Lapadula oltre a qualche giocatore da ritrovare sotto porta come Destro e Zaza. Questi sono i "convocabili" tenuti maggiormente sotto osservazione da Giampiero Ventura. Ma se il "bisonte di Muggia" Hubner avesse giocato nel 2017 avrebbe trovato posto in Nazionale? Rimane il più grande dispiacere di Dario, che dopo 348 gol totali in carriera forse avrebbe meritato l'azzurro.
"Sì, perché soprattutto oggi ci si arriva troppo facilmente" - dichiara Hubner ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "Alcuni attaccanti fanno un buon campionato di B e qualche presenza in serie A e si ritrovano allo stage della Nazionale. Lo stesso vale per chi magari non passa neanche per un anno di 'gavetta'. Io ho dovuto fare serie D, C, B e A, diventando capocannoniere in tutti le categorie, prima di essere considerato, ma questo non è bastato. Erano altri tempi, però, visto la carriera che avevo fatto, mi sarei aspettato almeno una convocazione. Anche 10 minuti in un'amichevole per poter dire 'sì, era un'amichevole, ma almeno una presenza l'ho fatta' ".
Chi ti piace tra i "bomber" italiani di oggi? "Diversi. In questo ultimo periodo sono usciti dei buoni attaccanti. Ciro Immobile è tornato con una gran voglia di riscatto e ci sta riuscendo: mi piace. Anche Belotti ha un grande futuro, penso che già adesso stia dimostrando di essere un grande centravanti e ha ampi margini di miglioramento quindi diventerà un bomber di livello mondiale. Poi Lapadula, ha grinta e voglia di crescere. Loro tre sono gli attaccanti che giocano in serie A ma non danno l'impressione di sentirsi arrivati e questo è fondamentale".
C'è qualche erede di Hubner? "Erede? Non esistono. Ogni giocatore è unico. Ci possono essere caratteristiche simili, ma tutti hanno qualcosa che li differenzia dagli altri. Inzaghi è stato Inzaghi, così Vieri, Ronaldo ecc... E' anche bello che ognuno si distingua per qualità uniche. In futuro Lapadula sarà Lapadula, Immobile sarà Immobile e cosi via. Ed è giusto così".