Gonzalo Higuain, dopo l'annuncio del ritiro dal calcio giocato di qualche giorno fa, ha rilasciato una lunga intervista a Goal.com, raccontando vari momenti della propria carriera, la sua grande passione per questo sport e soprattutto i motivi per cui smetterà di lavorarci dopo la fine della vita da giocatore.
Higuain: "Volevo fare il calciatore, ma non per essere famoso"
"Quando ero bambino, ho iniziato a usare il pallone per l'amore che ho verso questo sport. Non l'ho fatto perché volevo essere famoso o qualcosa del genere. Poi ti accorgi che non è la stessa cosa. L'amore per lo sport non è lo stesso per tanti motivi: soldi, direttori sportivi e contratti... La tua vita cambia completamente, quindi ho dovuto conviverci", ha detto Higuain a Goal.
Higuain: "A Napoli momenti indimenticabili"
Higuain ha parlato anche dell'esperienza al Napoli, in cui i tifosi gli avevano dato tantissimo affetto: "Sono momenti impossibili da dimenticare. È una delle sensazioni più belle che puoi provare da giocatore, ossia sentire uno stadio pieno di persone che urla il tuo nome dopo un goal: mi viene la pelle d'oca a pensarci oggi. Ma può succedere anche il contrario. Nel calcio non è tutto bello. Un giorno 60.000 persone stanno urlando il tuo nome, quindici giorni dopo potrebbero insultarti. Le cose cambiano velocemente, molto velocemente".
Infine, Higuain ha parlato di cosa vorrà fare dopo il ritiro dal calcio giocato: "Mi piacerebbe esplorare il mondo della cucina, magari suonare la chitarra o imparare l'inglese, ma non ho alcuna intenzione di restare nel calcio, almeno a breve termine. È un mondo che ogni giorno diventa sempre più tossico e non mi ci vedo più dentro. Voglio allontanarmi dallo sport. Sì, lo guarderò, ma so cosa ho vissuto. Penso sia solo un mondo a cui non appartengo tanto quanto pensavo di appartenere inizialmente. Dopo il calcio voglio aprire la mia mente e godermi la mia famiglia e la mia vita".
L'INTERVISTA INTEGRALE A HIGUAIN E' DISPONIBILE SU GOAL.COM