L'avventura americana di Higuain non è iniziata nel migliore dei modi. Sei gare giocate con il suo Inter Miami, un solo gol. Un esordio da incubo e... ora anche un cartellino rosso. Sì, perché l'attaccante ex Juventus ha rimediato un'espulsione al termine dell'ultimo match perso con il Montreal Impact per aver usato un linguaggio offensivo nei confronti dell'arbitro nel lamentarsi di alcuni episodi: "Senza dubbio non ci piace quando un nostro giocatore viene espulso - ha detto l'allenatore Diego Alonso - ne abbiamo parlato, è qualcosa che dobbiamo correggere".
"Impegno non si dimostra così"
L'espulsione di Higuain lascia la squadra in una situazione difficile, dal momento che l'Inter Miami sabato se la vedrà con l'Orlando City, una delle migliori formazioni della Eastern Conference. Alonso attribuisce i cartellini rossi di Higuain alla passione e all'impegno che mette nei confronti dei suoi compagni di squadra, ma riconosce che il classe 1987 probabilmente sia andato troppo oltre: "Mi piacciono i giocatori che difendono la loro squadra, ma sul campo. Non è necessario essere espulsi per dimostrare il proprio impegno - le parole dell'allenatore - Gonzalo si sta impegnando molto per questo club, per i suoi compagni, per lo staff tecnico. ... l'arbitro non può essere una scusa per noi. Tuttavia ora ci siamo lasciati il passato alle spalle. Ne abbiamo parlato in privato e abbiamo le idee molto chiare su come andare avanti".
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Un dato, quello delle due espulsioni in appena sei partite con l'Inter Miami, che impressiona tenendo conto della carriera di Higuain. Su oltre 630 gare giocate con i vari club, il Pipita ha rimediato un solo rosso diretto (quando con il Milan affrontò la Juve nel novembre 2018) e altre due espulsioni per somma di ammonizioni (una con il Real e una con il Napoli).