"Sono un po' stanco, tutti lo siamo a volte, ma alla fine ci piace fare quello che facciamo. Sono però abbastanza felice": Pep Guardiola è tornato sotto i riflettori, e ha esordito così. Questa sera, domenica 13 ottobre, è stato infatti ospite del programma televisivo italiano Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio. L'allenatore del Manchester City ha trattato diversi temi.
Le parole di Guardiola
L'allenatore spagnolo ha parlato dei trofei vinti, dichiarando: "Ho vinto due volte il triplete? Sono molto bravo (ride, ndr.) Sono stato in tre società fortissime, tra cui il Barcellona che è nel mio cuore".
Cruijff è stato il grande maestro di Pep, che di lui ha detto: "Non riesco a immaginare come sarebbe potuta andare la mia vita e la mia carriera senza Cruijff. Mi ha insegnato tantissimo a livello tattico, ma soprattutto mi ha creato dal punto di vista umano. Era un genio, unico. Lui mi ha fatto innamorare del calcio".
Dopodiché, su Mazzone: "Quando mi ha visto per la prima volta mi ha detto che lui non mi voleva, ma poi mi è stato vicino nei momenti importanti. Lui era un allenatore dei vecchi tempi, l'ironia che aveva era incredibile".
Al Brescia Guardiola ha anche giocato con Baggio, nonostante qualche rimorso: "L'ho conosciuto quando era negli ultimi momenti della sua carriera e con il ginocchio rovinato, ma era comunque il più forte. Posso solo immaginare quando era nel suo prime. Lui è amato ovunque".
Poi su Messi: "Innanzitutto bisogna conoscere uno come Messi, ma direi che era facile dato che per me è il giocatore più forte di tutti i tempi; forse è una mancanza di rispetto per altri come Pelé o Maradona, ma non posso immaginare qualcuno con la sua continuità. È unico".
Infine, sul suo futuro: "Non ho ancora finito la carriera al Manchester, devo riflettere ancora. Futuro in Italia? Se Baggio mi accompagna vengo. Non è vero che sarò il CT dell'Inghilterra. Non ho ancora deciso nulla, se avessi deciso il mio futuro al Manchester City lo direi, tutto può essere nella vita"