Da una parte del mondo all’altra segnando gol. È più o meno questa, in sintesi, la storia di Graziano Pellè. Bomber nostrano che l’Italia l’ha davvero vissuta poco, almeno dal punto di vista sportivo. Ora, però, è prossimo al ritorno a Parma per portare avanti un compito lasciato in sospeso 9 anni fa. Quando da 26enne segnava il suo primo gol in Serie A. Che, finora, è anche stato l’ultimo.
Era il 18 dicembre 2011, Graziano indossava proprio la maglia gialloblù e all’86’ segnò il momentaneo 2-3 contro il Lecce (squadra della sua città natale) che porterà poi al pareggio nel recupero. Poteva sembrare la svolta di una carriera in A, ma così non è stato: prestito in B alla Samp a gennaio, promozione e poi via in Olanda, al Feyenoord.
Stessa sorte di 5 anni prima, quando dopo l’esordio con il Lecce e i prestiti a Catania, Crotone e Cesena, era stato ceduto all’AZ Alkmaar. Prima esperienza all’estero non esaltante, ma nei Paesi Bassi vince comunque l’Eredivisie e gioca la Champions League. È nella seconda parentesi olandese che però Pellè dimostra tutto il suo valore: al Feyenoord realizza 55 gol e 15 assist in 66 presenze, i tifosi lo amano e in patria già si parla di ennesimo talento mandato via troppo presto.
Da lì il Southampton di Koeman (suo ex allenatore sia all’AZ che al Feyenoord) lo acquista per 11 milioni di euro e lo rende faro del suo attacco. Risultato: 30 gol e 10 assist in 80 gare tra Premier e coppe nazionali. Numeri che gli valgono la chiamata di Antonio Conte in Nazionale, che fa di lui il perno d’attacco di Euro 2016. Nei gironi segna contro il Belgio, agli ottavi contro la Spagna. Ma in pochi giorni, da eroe nazionale si trasforma in uno dei capri espiatori dell’eliminazione azzurra. Causa, quel maledetto rigore sbagliato nei quarti contro la Germania.
Graziano prima di calciare aveva guardato Neuer negli occhi mimando il gesto del cucchiaio. Una figuraccia dopo l’errore di Zaza e prima di quelli di Bonucci e Darmian dal dischetto. Italia fuori, Pellé sommerso dalle critiche: “Succede di sbagliare, e ognuno può dire ciò che vuole. Non volevo mancare di rispetto a Neuer, volevo solo che non si buttasse prima”. Qualche mese più tardi, nelle qualificazioni a Russia 2018 contro la Spagna, non stringerà la mano al neo ct Ventura dopo una sostituzione e verrà escluso dalla Nazionale. Il rapporto con l’Italia non riesce proprio a decollare.
Anche perché nel frattempo Pellè si è già trasferito in Cina, allo Shandong Luneng, per circa 15 milioni di euro e con un contratto di 15 milioni a stagione. Da quell’estate 2016 ha realizzato 63 gol e 24 assist, fino allo svincolo di questo gennaio. Sempre a fianco di Viktoria Varga, “Viky”, splendida modella ungherese classe ’95 che Graziano ha conosciuto su Facebook e con cui è fidanzato inseparabilmente dal 2012 (con tanto di proposta di matrimonio a Dubai qualche settimana fa). Per questi motivi, negli ultimi anni, Pellè è stato considerato più come un divo. L’attenzione pubblica si è concentrata maggiormente sulle sue parentesi fuori dal campo. Ma Graziano, a 35 anni, è tornato per convincere.
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Il Parma è penultimo in classifica e ha il peggior attacco della Serie A. D’Aversa crede in lui e nell’altro nuovo acquisto Zirkzee per l’obiettivo salvezza. Esperienza, peso e 187 gol da professionista in carriera. Da quel primo e unico gol in Serie A cercherà di ripartire Graziano, il ragazzone con la passione per la danza che ora vuole far ballare le difese avversarie. Dal Parma al Parma, unica squadra con cui ha segnato e ultima con cui ha giocato in A. Per iniziare qualcosa di nuovo e per riprendersi la fiducia di tutta Italia. Una missione di cui Graziano non ha affatto paura.