Terminate le emozioni della terza giornata di Serie A, il campionato italiano andrà in pausa per lasciare spazio alle nazionali. Intervistato da Rai Radio 1 il presidente della FIGC Gravina ha parlato di Spalletti e non solo.
LEGGI ANCHE: Fiorentina, Kean torna al gol Serie A. Spalletti può sorridere
Le parole di Gravina
Il presidente della FIGC ha iniziato parlando della Nations League: "Ripartiamo con un torneo importante. Dobbiamo essere coscienti e consapevoli che l’Italia, facendo riferimento al ranking, debba essere testa di serie nel sorteggio dei mondiali. La Nations League è una tappa del percorso in un progetto biennale. Spalletti deve ripartire dal gruppo e con la consapevolezza di aver sbagliato una partita. La prestazione con la Svizzera è stata deludente, dobbiamo prendere coscienza degli errori che abbiamo ammesso e analizzato con il CT. Dobbiamo migliorare e dovremo farlo tutti insieme. Dovremo ripartire a una condizione: essere squadra. Dobbiamo ricostruire fiducia nel gruppo, tra i calciatori e lo staff tecnico, e dobbiamo guadagnare la fiducia dei tifosi".
"Spalletti a rischio se la Nations non andasse bene? Valutare la qualità di un tecnico sulla base di alcune partite in brevissimo tempo sarebbe un errore strategico", ha aggiunto.
"Quando avevamo scelto Spalletti sembrava di aver preso il migliore sul mercato - ha continuato -, eravamo tutti entusiasti. Io darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora, dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati. Sapendo che i selezionabili sono limitati, sono circa 1/4 di quelli spagnoli".
Sul mercato aperto durante le prime giornate di campionato ha poi aggiunto: "Ho espresso la mia contrarietà per due ragioni: incide negativamente sul rapporto tifosi-squadra e genera effetti distorsivi nel rapporto calciatore-società. Ne ho parlato in UEFA per trovare una soluzione con un'attività congiunta a livello di sistema".