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Data: 14/12/2018 -

Gravina: "Serie A e B a 20 squadre. Mancini? Non l'ho scelto io, ma trasmette fiducia"

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Dalla Lega Pro alla Figc, 50 giorni dopo. Quasi due mesi alla presidenza della Federcalcio per Gabriele Gravina, che ai microfoni di Sky Sport ha fatto il punto sui suoi primi giorni di mandato. A partire dalla riforma dei campionati, gli stadi, l’Europeo 2028 e la Nazionale: “Ho trovato una Federazione in una fase di depressione contaminata da tutto l’ambiente del mondo del calcio, dello sport. Mi riferisco in particolare ad una componente straordinaria che è quella dei tifosi, che non avevano più nessun riferimento: sotto il profilo della competizione, della governance, perché il commissariamento è sempre la certificazione di un fallimento da parte di soggetti che ne hanno la responsabilità. Oggi, forse, quel 97,20% ha generato un effetto di grandissimo entusiasmo che adesso dobbiamo coltivare ed alimentare.

Come ho vissuto la non qualificazione in Russia? L’ho vissuto malissimo, come tutti gli italiani, con la consapevolezza che da questo momento storico negativo dobbiamo prendere spunto per iniziare insieme un percorso di rilancio. E’ evidente che l’entusiasmo che siamo riusciti a concentrare in questi 50 giorni lo dobbiamo rafforzare e per farlo abbiamo bisogno dei risultati. E i risultati devono seguire alcune idee. Dobbiamo confidare tutti insieme in un percorso virtuoso di rilancio delle nostre nazionale per far sì che ci sia davvero un momento di esaltazione per tutto il calcio italiano.

Mancini? Non l’ho scelto perché mi sono limitato ad una valutazione di carattere oggettivo. E’ stato scelto dalla gestione commissariale. Oggi Mancini è l’allenatore dell’Italia e quindi io rispetto le scelte e devo necessariamente e anche con entusiasmo sottolineare il ruolo di Mancini all’interno della nostra Federazione. Ho avuto modo di incontrarlo e ci siamo confrontati. Lui ha trasmesso ai ragazzi e a tutto l’ambiente molta serenità. Massima fiducia, disponibilità a supportare il suo lavoro. Ma soprattutto a far sì, che tutti i ragazzi insieme allo staff, Federazione e tifosi, dobbiamo puntare a quell’obiettivo straordinario e strategico.

L’Europeo 2028? E’ vero, è complicato convincere alcune autorità politiche e non solo a condividere questo percorso. Dobbiamo insieme fare degli sforzi, non ci possiamo limitare a denunciare solo i problemi del nostro sport, denunciando una gravissima crisi delle infrastrutture e non cogliere un’opportunità che potrebbe consentire, in 8-10 anni, di mettere insieme tutte le energie per rilanciare il nostro patrimonio di infrastrutture sportive”.

Gravina analizza poi le prossime riforme dei campionati, facendo chiarezza sulle modifiche in corso: “Sono partito da una valutazione oggettiva: ci sono delle problematiche legate alla riduzione del numero delle squadre professionistiche. Io ho proposto qualcosa di diverso che è più collegato al principio della sostenibilità. Il mondo professionistico non può avere più di 40 squadre che sono le 20 di Serie A e le 20 di Serie B. Ho proposto al Governo italiano ed è in atto una norma che riguarda la disciplina del semi-professionismo, che potrebbe riguardare non solo la Lega Pro, ma anche il calcio femminile, ma anche il basket, la pallavolo, il tennis ed è una proposta che guarda dritto negli occhi al futuro perché non possiamo continuare ad ipotizzare un mondo professionistico o uno dilettantistico che non abbia questi canoni.

La Lega Pro, come semi-professionismo, conserverebbe tutti i vincoli e i diritti derivanti dal professionismo, ma avrebbe dei vantaggi di natura fiscale legati al dilettantismo. Con un impegno: il 50% di questo vantaggio dovrebbe essere investito nelle infrastrutture, il 50% nei settori giovanili.

Il format corretto secondo me? Quello corretto l’ha sottoscritto il 97,20%. Questa sarà la mia proposta: la Lega A a 20, la B a 20, Lega Pro a 60 con semi-professionismo. Poi ci sarà un confronto nel dare un giusto risarcimento – ove questo dovesse essere ritenuto congruo da parte del consiglio federale - eventualmente alla Lega Pro, ipotizzando una quinta promozione”, ha concluso il presidente Gravina.



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