A margine del ricordo di Paolo Rossi al Museo FIFA di Zurigo, Gabriele Gavrina ha toccato vari temi. Il presidente della FIGC si è soffermato sulla trasmissione Report sull'inchiesta plusvalenze della Juventus: "Sono stati attacchi ingiusti, alcuni di questi sono fondati su dati falsi. La giustizia ha i suoi tempi. Quella sommaria non va bene, bisogna avere tutti gli elementi".
Le parole di Gravina
Il presidente della FIGC ha analizzato la difficile situazione economica dei club legata al Covid: "In questi mesi i club si sono accollati molti oneri e non hanno avuto nessun aiuto, hanno perso introiti importanti. Basti pensare solo ai 22 milioni di spettatori in meno con gli stadi chiusi. Nonostante tutto, il calcio è ripartito insieme con 12 settori merceologici, assicurando 1,2 miliardi di gettito fiscale.
Avrebbe meritato un grazie vista l’emergenza, i club hanno pagato tutti gli stipendi che potevano. Non voglio sostituirmi alla magistratura ma è giusto precisare queste cose. Per ogni euro di contributo dato al nostro mondo, è stato restituito 17 volte tanto”.
La candidatura ad Euro2028
Ancora una volta, Gravina spinge sulla candidatura dell'Italia per Euro2028: "L'Italia c'è. Vogliamo organizzare questo o uno dei prossimi grandi eventi, un Europeo o un Mondiale. Abbiamo bisogno di grande evento per attivare il rilancio infrastrutture e come test di capacità organizzative”.
Il caso Suarez
Infine, a Gabriele Gravina viene chiesto il motivo per cui la FIGC non si è espressa sul caso Suarez: "Non è vero che la Procura non si è pronunciata. Su Suarez si è valutato e si è giunti a decisione. Mi sembra di capire che per la prima parte di quell’inchiesta non ci siano stati elementi per procedere, quindi si va verso l’archiviazione. C’è attesa per la seconda parte relativa ai dirigenti coinvolti ed aspettiamo che Perugia consegni questa seconda parte di atti”.