Willy Gnonto è il game-changer del Leeds United: l’impatto in Premier e la rivalsa della Gen Z
Gnonto non era mai stato impiegato dal Leeds United: dalla vittoria con il Liverpool, due vittorie fondamentali per i Whites, che hanno trovato un nuovo eroe
L’atmosfera surreale – un po’ come l’andamento della partita – non poteva contenere la frenesia del momento. Il volo di Willy Gnonto sotto la curva del Leeds United al quarto gol contro il Bournemouth rispecchia al meglio il suo inserimento nella squadra dei Peacocks. Ma se la prima volta poteva trattarsi di una coincidenza, con la vittoria del Leeds a Liverpool arrivata grazie a una sua giocata alla prima presenza in Premier League, questo secondo indizio rappresenta la prova definitiva: il classe 2002 italiano è davvero il game-changer della squadra di Jesse Marsch. Lo ha dimostrato ancora una volta proprio contro il Bournemouth, quando il suo ingresso in campo, con il tabellino fermo sul risultato di 1-3, ha rappresentato la scintilla nel buio dell’Elland Road. Il punteggio finale recita 4-3, e se qualcuno si chiede come sia possibile, la risposta è proprio nelle gambe e nella carica adrenalinica di Gnonto.
Leeds United, la svolta si chiama Gnonto
Quattro sconfitte consecutive in un mese e due soli punti conquistati dal 23 agosto al 23 ottobre. L’andamento del Leeds United durante la prima parte del campionato ha mostrato gli spettri di una vera e propria crisi. Per evitare il tracollo, Jesse Marsch aveva bisogno di dare una netta svolta alle prestazioni e ai risultati dei Peacocks. Seguendo le sue radici da scuola Red Bull, lo statunitense è andato a cercare gli elementi della rinascita tra i giovanissimi del Leeds. Ed ecco che, tra i tanti talenti inglesi in crescita in prima squadra e nell’Under 21 – al primo posto del campionato di Premier League 2 e campione nella stagione 2020/21 – spiccava un ragazzo di Verbania, che già da qualche settimana era richiesto a gran voce dai tifosi dei Whites.
Il suo arrivo in estate, d’altronde, non era di certo avvenuto in punta di piedi. Dopo aver visto sfumato l’acquisto di De Ketelaere, il Leeds United aveva conservato il budget per un ultimo colpo tra le grandi promesse del calcio europeo. Reduce da un’ottima stagione con lo Zurigo e le prime scintille con la Nazionale azzurra, Gnonto è stato accolto dal club del West Yorkshire nelle ultime ore del calciomercato estivo, trasferendosi per una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro. Un investimento importante e segno di grande fiducia, nonostante inizialmente il calciatore italiano non abbia fatto il suo ingresso nel mondo Leeds dalla porta principale. Per i primi due mesi, infatti, Gnonto non ha mai giocato in prima squadra, allenandosi sempre con l’Under 21, con cui ha collezionato tre presenze e un gol.
Dopo aver visto le sue prestazioni, complici anche le richieste dei tifosi, Marsch lo ha prontamente pescato dalla cantera dei Whites. Alla prima chiamata, Gnonto ha subito risposto sul campo: gli sono bastati 18’ contro il Liverpool per spaccare la partita con un’azione personale, che ha propiziato il gol della vittoria di Summerville. E dopo essere salito sul palcoscenico di Anfield, lo ha fatto anche ad Elland Road, illuminando il campo con le sue giocate, che hanno portato il Leeds a rimontare lo svantaggio per 1-3. La ciliegina sulla torta è stata la corsa di 60 metri in contropiede – la più lunga in un’azione da gol realizzata quest’anno in Premier League secondo StatsBomb – e l’assist per la rete del 4-3, ancora una volta segnata da Summerville.
L’Italia conquista Leeds
I giocatori italiani hanno da sempre avuto un impatto particolare a Leeds. Basti pensare a Gaetano Berardi, giocatore svizzero di origini italiane, storicamente poco ricordato nel nostro panorama calcistico – ha giocato con Brescia e Sampdoria tra Serie B e A -, ma capace di diventare una colonna dei Peacocks per 7 stagioni. Il suo testimone di marca azzurra, però, sembra essere già stato raccolto da Gnonto. A lui è già stato dedicato un coro da parte dei tifosi del Leeds, un mantra per qualsiasi italiano che sia riuscito in passato a conquistare una piazza inglese – come Conte o Balotelli: “Willy Gnonto, he eats spaghetti, he drinks Moretti…”, per la restante parte, i video parlano da soli.
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Anche la sua esultanza sotto la curva dell’Elland Road non è casuale. Un vero e proprio lancio sul prato, rotolando, in linea con le “fake celebrations” mostrate in passato da Raphinha, Ayling e Meslier. Ci vuole poco a conquistare una piazza calda come Leeds. A Gnonto è bastato pochissimo, diventando già decisivo sul campo e iconico fuori. E ora il game-changer italiano è pronto a fare ciò per cui è stato acquistato: diventare sempre di più il trascinatore del Leeds United.
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Generazione Z: il piano di Marsch
Certe volte i numeri possono ingannare, ma se a concretizzarli sono dei giocatori poco più che ragazzini, allora non vanno ignorati. Nel secondo tempo della partita col Bournemouth, la rimonta è stata completata con un attacco composto esclusivamente da giocatori nati dopo il 2000: Aaronson (22 anni), Summerville (21 anni), i due 20enni Gelhardt e Greenwood, e il baby italiano Gnonto, che ha compiuto 19 anni proprio il giorno della partita. Un compleanno da ricordare per l’attaccante azzurro, che ha deciso di celebrare sul campo con un’esultanza speciale proprio insieme all’amico e compagno Summerville, nato invece il 30 ottobre.
Per i tifosi dei Peacocks quella tra il calciatore italiano e l’ala tedesca è una vera e propria “bromance”, che si rispecchia anche con un’intesa speciale in campo, come simbolo della nuova generazione che avanza. Marsch lo sa bene, e ormai ha deciso di puntare su tutti loro. Basti pensare che 13 dei 19 gol segnati in questa stagione dal Leeds hanno visto il contributo dei giocatori della Gen Z, tra quelli nati dopo il 2000 e i classe ’99 Struijk e Sinisterra. Non solo talento, anche concretezza: dei 4 successi stagionali in Premier League, ben 3 gol vittoria sono stati segnati da uno di questi giovanissimi.
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Seppur con qualche difficoltà iniziale, il progetto giovani avviato dal club di Andrea Radrizzani sta prendendo sempre più quota. Un cambio generazionale necessario per ricostruire l’armata dei Whites, al momento guidata dal più giovane di tutti: Willy Gnonto, “the italian game-changer”.