La notizia è clamorosa, di quelle che non ci si aspetta. Giuseppe Marotta si dimette dalla carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale della Juventus. La notizia delle dimissioni del dirigente bianconero è stata resa nota immediatamente al termine di Juventus-Napoli, e capita come un classico fulmine a ciel sereno. Come riportato da Sky, Marotta lascia la Juve dopo otto anni, con sette Scudetti conquistati, tre Supercoppe italiane e quattro Coppe Italia. Era arrivato nel 2010, dopo la lunghissima esperienza con la Sampdoria. L'addio non sarà, tuttavia, immediato: da un punto di vista fattivo e formale, Marotta resterà alla Juve per qualche settimana ancora, fino alla prossima Assemblea degli azionisti (in programma il prossimo 25 ottobre), dove verrà nominato il nuovo Consiglio di amministrazione.
La scelta di rassegnare le dimissioni da direttore generale della Juventus è stata comunicata da Giuseppe Marotta prima della gara contro i partenopei, ed è stata resa nota immediatamente al termine della partita. “Il mio mandato da amministratore delegato scade il 25 ottobre, la società sta attuando una politica di rinnovamento e di conseguenza, nella lista dei consiglieri che sarà presentata lunedì non comparirà il mio nome. Comunque rimarrò direttore generale dell'area sport nel contempo. Fino a quando? Ne parleremo col presidente” ha commentato brevemente a Sky l’ormai ex dirigente bianconero che preferisce per ora non approfondire l’argomento. Nelle prossime ore si potranno sicuramente conoscere maggiormente tutti i particolari su una notizia destinata a cambiare l’assetto societario della Juve: restano infatti vacanti due importanti cariche del club di proprietà della famiglia Agnelli. Ancora in sella, invece, resta il direttore sportivo Fabio Paratici.
"Sono stati 8 anni molto belli, coronati da tanti successi. La Juventus sarà sempre nel mio cuore, così come le persone che rappresentano questa società. La decisione mia o del club? Saremo più precisi più avanti. Avremo modo e tempo per affrontare nel dettaglio questa decisione. Comunque non sarò candidato per l'elezione del presidente della Federazione".