Gennaro Gattuso, allenatore del Valencia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dal ritiro della sua squadra a San Gallo, in Svizzera. Ha parlato sia dell'anno trascorso che sulla sua prossima esperienza a Valencia.
"Sbaglio a non parlare per così tanto tempo, a non aver strumenti per difendermi, ma sono fatto così. Sarei ipocrita però se dicessi di non aver sofferto per le cose che hanno detto su di me, ma l’ho fatto in silenzio. Sono stato bersagliato per cose che non fanno parte di me: io sono un'altra persona. Sono uscite cose che non sono vere. Se andiamo a prendere cose che ho detto 15 anni fa e le mettiamo in un certo contesto la polemica ci può stare, ma sono diverso da come mi hanno descritto", ha esordito Gattuso.
Valencia, le parole di Gattuso
L'allenatore del Valencia ha poi proseguito: "Lo scorso anno ci ho sbattuto i denti: avevo lasciato la Fiorentina e tutti erano convinti che avessi il Tottenham. E non era vero. Non sono andato a lavorare al Tottenham per accuse false. E pensa se fosse successo anche qui, se il presidente ci fosse cascato allo stesso modo in cui ci sono cascati i dirigenti del Tottenham. Difficile difendersi. Per fortuna la dirigenza qui mi ha appoggiato. Purtroppo i social possono anche distruggere una persona. Io ho le spalle larghe ed ho resistito: ragazzine o ragazzini spesso non hanno le spalle così larghe. Quando hai una famiglia che ti supporta e amici veri ti passa, ma se non ce l'hai è difficile. Social?! Servirebbe parlarne a lungo, servirebbe mettere delle regole. Certe cose dette mi hanno fatto stare male, perché non mi appartengono".