Palermo, Gardini rinnova la fiducia in Corini: “Lavoriamo per superare questo momento”
Il direttore generale del Palermo Giovanni Gardini ha parlato dell’allenatore Eugenio Corini
Lavoro, sacrificio e abnegazione. È questa la ricetta per il Palermo per uscire dal momento di crisi secondo il direttore generale rosanero Giovanni Gardini. Cinque sconfitte nelle ultime sei partite, quartultimo posto in classifica in Serie B, attacco a segno da più di 300 minuti: sono questi i numeri della crisi rosa, ma la posizione di Eugenio Corini non è a rischio, a conferma di un progetto a lungo termine.
“I risultati non rispettano le aspettative, ma siamo tutti consapevoli e siamo qui per lavorare – spiega Gardini – Solo attraverso il sacrificio, l’abnegazione e la professionalità si può uscire da questo momento che non era preventivato, ma non vuol dire che non può essere superato. La fiducia in Corini nasce nel momento in cui è stato scelto. In un progetto di lungo periodo, non può essere valutato in un periodo così limitato. Individuare un colpevole al quale additare la responsabilità è anacronistico e non fa parte del nostro spirito”.
Parole pronunciate da Gardini dal campo di allenamento di Boccadifalco, mentre alle sue spalle la squadra si allena in vista dell’impegno casalingo di sabato contro il Pisa: “Dobbiamo uscire dal campo con la maglia fradicia di sudore, deve essere il mantra – aggiunge il direttore generale – Non significa che finora non è stato fatto, ma bisogna dare di più. I calciatori sono consapevoli che devono lavorare di più, come già stanno facendo, così come lo staff e tutti quelli che ruotano attorno alla squadra devono dare qualcosa in più per uscire da questo momento”.
“Non c’è un limite temporale”
La fiducia è totale da parte di Gardini, della dirigenza italiana e del City Group (domani e giovedì sarà a Palermo Diego Gigliani, amministratore delegato del club) senza limiti di tempo: “Non c’è un limite temporale, il limite sono le valutazioni che si fanno giorno dopo giorno per tutti noi. Il tempo è un’opportunità e non un alibi quando si fanno delle scelte e vale per tutti, me per primo”.
Infine un messaggio alla piazza: “La categoria va mantenuta per il bene di Palermo e dei tifosi per quello che hanno fatto e stanno facendo. Dobbiamo guardare avanti alla prossima partita, aspettando un cambiamento”.