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Data: 30/11/2023 -

Galliani: "Allegri? Ci sentiamo spesso. Berlusconi? Penso a lui ogni giorno"

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Le dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport di Adriano Galliani
Le dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport di Adriano Galliani

 

Monza-Juve non sarà mai una semplice partita, parola di Adriano Galliani. "È un sogno vedere la Juve a Monza, così come andare a San Siro e giocare contro l’Inter. L’estate scorsa c’era un caldo da crepare, sudavo e sudavo ma ero lì felice". L'amministratore delegato del club biancorosso ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Diversi i temi trattati: da Allegri a Berlusconi, con qualche retroscena inedito.

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Galliani: "Fossi la Juve mi terrei stretto allegri"

Mai banale nelle dichiarazioni Adriano Galliani. Il Monza si avvicina alla partita di campionato contro la Juventus. Palladino contro Allegri. "Max aveva tutte le caratteristiche tecniche e di personalità per diventare l’allenatore del Milan. Lo incontrai quando andammo a giocare a Cagliari e glielo dissi" Il suo arrivo a Milano avvenne in circostanze particolari. "Era sotto contratto con Cellino: se non fossi stato un amico, Massimo non lo avrebbe mai liberato a costo zero. Si comportò da signore".

Seppur tra alti e bassi, Allegri riuscì a vincere con i rossoneri. E con Berlusconi il feeling nacque fin da subito. "Era il maggio 2010. Di solito questi incontri ad Arcore erano programmati a cena, ma la sera c’era Bayern Monaco-Inter e Max voleva tornare a Livorno e vedersela in tv. Così pranzammo. Parlarono sempre lui e il presidente, d’altra parte io non avevo molto da dire, ero già convinto della scelta. Si convinse in fretta anche Berlusconi: Allegri vinse lo scudetto, poi un secondo e un terzo posto prima dell’esonero"

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Lo stesso Galliani ha sempre considerato Allegri un amico. "Io l’ho sempre sentito amico e credo che lui pensi lo stesso di me. Ci vogliamo bene, ci sentiamo spesso e ci vediamo a cena". E su chi lo critica: "Penso che se fossi la Juve me lo terrei stretto. La gente non si ricorda che la Juve era arrivata in zona Champions nella stagione scorsa. Poi ci sono state le penalizzazioni, ma per me il campo è sovrano. Allegri non è peggiorato, è uno che sa far giocare la squadra in base alla rosa che ha. Quando il Milan aveva giocatori di altissimo livello, giocava un bel calcio. Non voglio sminuire la rosa attuale della Juve, ma ha elementi con caratteristiche differenti".

Il Monza occupa la nona posizione in campionato; la zona Europa dista solo tre punti. "Di questa squadra mi piace il senso di appartenenza. È proprio la squadra della città, e mi piace ricordare che siamo quella che ha più italiani in organico e siamo stati la neopromossa che ha fatto più punti nei campionati europei"

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 Infine, l'ad lascia spazio ai sentimenti. Nel ricordo di Silvio Berlusconi. "Penso a lui ogni giorno e ne parlo sempre al presente. È stato il mio maestro, guardava sempre più avanti degli altri. Ora che oltre ad essere amministratore delegato del Monza occupo in Senato il seggio che era suo può immaginarsi quanta responsabilità senta. Quando devo prendere una decisione, mi domando quello che farebbe lui e mi comporto di conseguenza. Ci tengo anche a ringraziare i figli di Silvio Berlusconi che hanno dimostrato grande rispetto per le cose che il padre amava".



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