Chiesa e Pezzella, quelli di sempre. E Montella scaccia la maledizione
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Data: 26/09/2019 -

Chiesa e Pezzella, quelli di sempre. E Montella scaccia la maledizione

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Montella non aveva dormito dopo Bergamo. Troppo grande la delusione, il gol di Castagne lo ha tormentato per tutta la notte. Emblema di una maledizione che non voleva saperne di finire. 21 partite senza vittorie fra Liga e Serie A. Mai un sorriso da quando era tornato a Firenze.

Bonazzoli gli ha fatto vivere minuti poco invidiabili. Lo ha quasi prosciugato, tanto che al fischio finale Montella ha chinato semplicemente la testa. Più sollevato che esaltato. Arrabbiato per aver sofferto nonostante la superiorità numerica. Forse anche sinceramente dispiaciuto per Di Francesco. Lo ha abbracciato forte prima di rientrare negli spogliatoi. I due si sono conosciuti a Empoli, poi insieme anche a Roma. Sono praticamente fratelli.

Montella_IMAGE.jpg

L’ultima vittoria di Montella in un campionato era del 3 marzo 2018. Siviglia-Athletic Bilbao 2-0. Il giorno prima che Firenze piangesse Astori. La sua fascia adesso è stretta intorno al braccio di Pezzella, che da capitano è forse quello che ha sofferto più di tutti in questi mesi. Lui, legatissimo a Pioli. Punto di riferimento per i compagni, come Leonida con gli Spartani. 300 è il suo film preferito. L’assist di Ribery è stato perfetto, lui ci ha dovuto mettere solo la testa. I due si sono guardati, hanno esultato con rabbia. Da leader.

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Pezzella c’era nell’ultima vittoria della Fiorentina al Franchi. Bisogna tornare indietro al dicembre 2018. 3-1 all’Empoli. Con lui anche Chiesa. Sono loro due gli unici reduci da quella giornata. Federico con la Samp  ha segnato la rete del raddoppio, vincendo il proprio duello personale con Audero, che per lui è un po’ un incubo fin dai tempi della Primavera.

Chiesa non segnava dalla trasferta di Cagliari del 15 marzo scorso. Non c’era mai riuscito con Montella in panchina. Lui che è stata la vittoria estiva di Commisso. Rocco non era presente in tribuna, al suo posto il figlio Joseph, che ha applaudito il classe 1997 insieme a Barone. Adesso sperano che i ragazzi di Montella non si fermino più. A partire dalla prossima partita, a San Siro con il Milan. Montella che ritrova il suo passato. Intanto, però, torna a sorridere nel suo presente.



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