È stato l’acquisto più oneroso della gestione Commisso e della storia della Fiorentina, e per la sua presentazione è stata scelta una location d’eccezione, alla “Canottieri Firenze“ a due passi dal Ponte Vecchio.
“Non sento la pressione, so di essere l’acquisto più caro della Fiorentina ma quello che farò è dare il massimo per portare sempre più in alto questa squadra”, ha esordito Nicolas Gonzalez in conferenza stampa di presentazione.
Dalla Copa America alla Serie A
Il classe 1998 è reduce dalla vittoria della Copa America con la Seleccion e ha scelto la maglia 22, che in Argentina è un numero fortunato: “Vincere la Copa America è stato un sogno. Ce la siamo goduta tantissimo e sto godendo ancora. Quello che voglio fare adesso è vedere le cose giorno dopo giorno. Mi impegnerò al massimo e darò tutto me stesso per questo gruppo. Vedo che siamo una buona squadra e faremo di tutto per far divertire i tifosi della Fiorentina”.
Sulla precedente esperienza in Bundesliga allo Stoccarda: "Il passaggio dall’Argentina alla Germania è stato durissimo. Sono stato molto male, a livello calcistico, in Germania. Pensavo che la transizione al calcio europeo sarebbe stata più facile e invece mi sono reso conto che non ero abbastanza forte fisicamente. Ho lavorato molto e ora posso dire che l’esperienza tedesca mi ha aiutato tantissimo e adesso sono molto felice e pronto per questa nuova avventura“.
No alla Premier, sì alla Serie A
Sulla scelta di andare a Firenze, nonostante le offerte dalla Premier: “Ho scelto la Fiorentina perché mi cercano da tanto tempo. E’ un grande club, uno di quelli in cui tutti vorrebbero giocare. Sono molto felice di essere qua proprio perché ho sentito la volontà del club di prendermi. Ho rifiutato un’offerta dall’Inghilterra perché ho sentito che non sarei stato felice come a Firenze. Ora devo ambientarmi il prima possibile qui per dare il massimo sul campo e vivere questa esperienza con grande felicità“.
In viola ritroverà anche connazionali come Pezzella e Martinez Quarta, oltre al direttore tecnico Burdisso: “Hanno avuto una grande influenza sulla mia decisione. Sono tutte persone con cui ho parlato in Nazionale e a cui ho fatto tante domande su Firenze e la Fiorentina. Mi hanno dato la spinta decisiva per venire a Firenze e anche loro erano contenti della mia scelta. Hanno avuto un’influenza decisiva anche perché mi hanno raccontato cose bellissime di Firenze“.
Sulle richieste di Italiano: “Quando ci alleniamo vedo che quello che mi chiede l’allenatore sono in grado di farlo anche con una certa libertà. Mi sento fiducioso di poter fare ciò che vuole Italiano e non vedo l’ora che arrivi la prima di campionato. Poi se toccherà a me giocare proverò ad impressionare il mister e i tifosi ma sempre cercando di divertirmi e portando avanti questa felicità che mi sta accompagnando“. Sul ruolo: “Io sono felice giocando a calcio a prescindere dal ruolo. Se il mister mi mette a destra gioco lì anche se per la maggior parte della mia carriera ho giocato a sinistra. Ma a me piace molto anche accentrarmi per andare verso la porta. Giocare a sinistra o a destra per me è indifferente e cerco sempre di dare il massimo“.