Dalla paura per la positività a un virus sconosciuto alla maggior parte delle persone, al sollievo per la fine di un incubo con il tampone finalmente negativo (tutte le news dal mondo sull'emergenza Coronavirus). E' questa l'esperienza complicata che ha raccontato Patrick Cutrone ai microfoni di Tuttosport.
Lui, positivo al Coronavirus insieme ai compagni German Pezzella e Dusan Vlahovic (il racconto dell'attaccante serbo): "Non posso dire di non aver avuto paura. Questo è un virus subdolo, che nessuno conosce. Quindi all'inizio ero molto preoccupato per me, per le persone che mi erano vicine, per i miei compagni. Poi le cose sono iniziate ad andare meglio e mi sono rasserenato. Il sollievo vero e proprio comunque è arrivato con l'esito della mia negatività, solo allora mi sono tolto questo peso dalle spalle. Il mio primo gol alla ripresa? Sarà sicuramente qualcosa di liberatorio, da dedicare a tutti coloro che sono impegnati in questa dura battaglia come medici e infermieri".
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Per Cutrone è stata anche l'occasione per parlare di calcio, della sua nuova avventura alla Fiorentina (le ultime sul calcio italiano). Un inizio non semplicissimo per l'ex attaccante del Milan, che però dà appuntamento ai tifosi alla ripresa: "Quando sono arrivato a gennaio mi mancava il ritmo partita, ma adesso sarò pronto fisicamente per la ripartenza. Mi sto allenando molto, anche se devo ammettere che il campo e le partite mi mancano. Sono in una società che ha tanta voglia di crescere, con un presidente come Commisso che sta facendo un grande lavoro. Nei prossimi anni la Fiorentina sarà un club che attirerà grandi calciatori. Giocare con Ribery? E' un esempio per tutti per come lotta in campo e fuori. E' un fenomeno".
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