"Commisso è ferito dall'addio di Chiesa. Gli ha dato affetto, si aspettava un atteggiamento diverso". Così ieri Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, si era espresso sul trasferimento più importante dell'ultimo giorno di calciomercato. L'esterno classe 1997 vestirà a giorni la maglia della Juventus, con un anno di ritardo (l'accordo fra il giocatore e i bianconeri era stato trovato già nell'estate del 2019).
"Non sarà il mio Baggio"
Poi ci pensò lo stesso presidente americano a trattenerlo, dopo aver preso dai Della Valle il controllo della società: "Non sarà il mio Baggio", il motto: "E' vero. A Chicago l'anno scorso la prima cosa che ho fatto è stata aspettarlo davanti al bus", ha ammesso Commisso nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo centro sportivo viola. Il riferimento è alla tournée americana dei viola, svolta prima della precedente stagione. Fu lì che la proprietà dimostrò, anche con i fatti e non solo a parole, la volontà di trattenere il loro gioiello.
Alla fine, però, l'affare è stato concluso: "Ci siamo tolti un peso", ha spiegato Pradè, che ha definito l'operazione vantaggiosa da un punto di vista economico e tecnico: "Vi dico solo che ancora non l'ho sentito, pensate voi - le parole di Commisso relative a Chiesa - non penso di meritarmelo".