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De Kuip, lo stadio stregato per le italiane dall’atmosfera affascinante

 La Lazio torna a giocare in casa del Feyenoord. Qui, su undici partite giocate da formazioni italiane, è arrivata solo una vittoria

Musica techno talmente alta da non riuscire a parlare con il vicino, fiumi di birra da far invidia all’Oktoberfest e nebbia artificiale a coprire ogni angolo dell’impianto. Descritto così, il De Kuip potrebbe non sembrare uno stadio. Infatti, descrivere la casa del Feyenoord come un semplice impianto sportivo – la traduzione di “De Kuip” è letteralmente “La Vasca” – non rende giustizia al clima irripetibile creato dai tifosi olandesi. 

Nelle undici partite giocate dalle formazioni italiane a Rotterdam, solamente la Roma di Rudi Garcia nella stagione 2014/2015 è riuscita ad uscire vincente. Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma dieci indizi fanno sicuramente una prova, direbbe la celebre scrittrice Agatha Christie. 

  

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De Kuip: stadio in cui vai, usanza che trovi

I sostenitori olandesi non prestano così tanta attenzione all’estetica, ma hanno indubbiamente il loro modo di farsi riconoscere. Per loro, lo stadio è un posto sacro, il match-day un giorno di festa e come tale va celebrato. Da ore prima della partita fino a pochi minuti prima del calcio d’inizio, viene riprodotta dagli altoparlanti musica techno ad altissimo volume per permettere ai presenti di divertirsi anche in assenza del calcio giocato. 

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Inoltre, diversamente da quanto accade in Italia, non vi è la concezione di curva e distinti. Tutto lo stadio canta ininterrottamente canzoni popolari, cori brevi e semplici. L’ambiente ricorda quello dei palazzetti del basket nei paesi Balcani: gli spettacoli pirotecnici sono all’ordine del giorno e il coinvolgimento dei presenti è a dir poco trascinante. 

L’aria che si respira sa essere destabilizzante per i giocatori meno esperti. Lo sa bene Luka Romero che lo scorso anno al De Kuip, nel match di Europa League tra il Feyenoord e la Lazio, venne espulso dopo appena due minuti.

 

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Feyenoord-Lazio: una sfida nella sfida

Come nella scorsa stagione, sarà ancora Feyenoord-Lazio. Un anno fa, in periodo di halloween, la trasferta in Olanda si rivelò horror per i biancocelesti che persero 1-0 e chiusero il girone al terzo posto, “retrocedendo” in Conference League. 

Quest’anno il palcoscenico è diverso. Ci sarà la musica della Champions in sottofondo a caricare biancorossi e biancocelesti nella sfida del gol tra il “chaquito” Gimenez e Ciro Immobile. Sarà appena la terza giornata del gruppo E, ma vista la situazione di classifica (Lazio a 4 punti, Feyenoord a 3) sembra uno spareggio per gli ottavi. 

Capovolgere i pronostici dettati da uno stadio “stregato” non sarà facile, ma ai biancocelesti l’onere e l’onore di provare a nuotare con successo nella Vasca olandese.