Ifab, espulsioni a tempo: aperta la sperimentazione
L’Ifab vuole sperimentare le espulsioni a tempo e non solo: come funzionano
Novità importantissima che arriva dall’Ifab (International Football Association Board) che ha aperto alla sperimentazione delle espulsioni a tempo e non solo. C’è anche una proposta riguardante il capitano che sarà il solo a potersi avvicinare all’arbitro in alcune situazioni di gioco importanti.
Ifab, espulsioni a tempo: come funzionano
In questa nuova sperimentazione delle espulsioni a tempo della Ifab, potrebbero cambiare alcune cose. I falli tattici, infatti, o alcune particolari infrazioni di gioco, verrebbero sanzionate con le espulsioni a tempo. Un esempio, probabilmente, è il fallo di Chiellini su Bukayo Saka a Euro 2020. L’attaccante poteva correre verso la porta ma era in una zona molto esterna e a centrocampo e in quel caso era arrivato il cartellino giallo.
Ifab, sperimentazione delle espulsioni a tempo: il comunicato
Nel comunicato è spiegata chiaramente l’intenzione dell’Ifab:
“In occasione dell’Annual Business Meeting (ABM) tenutosi oggi a Londra, presieduto da Ian Maxwell, Chief Executive della Scottish Football Association, l’IFAB si è concentrata sulle misure per migliorare il comportamento dei partecipanti al calcio e aumentare il rispetto per gli ufficiali di gara”.
Sulle espulsioni temporanee e sull’arbitro che potrà essere avvicinato solo dal capitano: “l’ABM (Assemblea Generale annuale) ha sostenuto una proposta di sperimentazione in base alla quale solo il capitano della squadra può avvicinarsi all’arbitro in determinate situazioni di gioco importanti. Inoltre, è stato convenuto che le espulsioni temporanee (sin bins) per dissenso e specifici falli tattici dovrebbero essere sperimentati ai livelli più alti, a seguito della loro efficace attuazione nel calcio di base. Saranno ora sviluppati protocolli e un sistema per la sperimentazione”.
Infine è stata anche ritenuta positiva la body cam sugli arbitri per rendere meno aggressivo il comportamento dei giocatori sugli stessi direttori di gara. Si è poi convenuto che vanno migliorati i sistemi di controllo del fuorigioco: “I membri sono stati anche aggiornati sul successo del processo che ha coinvolto gli ufficiali di gara che indossavano camere a livello base e che erano state introdotte per scoraggiare casi di grave e cattiva condotta nei confronti degli ufficiali di gara. I membri hanno convenuto sulla necessità di continuare a sviluppare una tecnologia semi-automatizzata per il fuorigioco per aiutare gli ufficiali di gara sul campo ad accelerare il processo decisionale in relazione alle situazioni di fuorigioco”.