Una Roma dai due volti vince e convince al Castellani di Empoli. Straripante nel primo tempo, distratta e seduta nella ripresa. Ma restano tanti i motivi per sorridere. Dai gol di Abraham all’ennesima gran prestazione di un Sergio Oliveira che é sempre più protagonista. Sono due gol nelle prime tre uscite in giallorosso, oggi è arrivato il secondo consecutivo in campionato. Prima di lui ci erano riusciti solo Christian Chivu nel 2003 e Stephan El Shaarawy tredici anni dopo. Mourinho lo ha voluto e ora se lo gode.
Quattro gol fatti, due subiti, tante occasioni e la sensazione di essere sempre in controllo della partita. Terza vittoria consecutiva e una grande risposta dopo i ko con Milan e Juventus. Questione di testa e di voglia di tornare a lottare per un piazzamento in Champions League. L’Atalanta, seppur con una partita in meno, è a -5. L’obiettivo è fissato, ora si naviga a vista. La Roma aveva bisogno di fare il risultato e ci è riuscita in tutto e per tutto. Conferme.
Re Mida Abraham
Negli ultimi due mesi quasi ogni volta che scende in campo, lascia il segno. Gol, assist e lavoro per la squadra. Tammy Abraham è questo e tanto altro. Sono nove i gol realizzati dall’inizio di dicembre tra campionato e Conference League. In Seria A ha toccato quota 10, tutti realizzati da dentro l’aerea. Doppia cifra, da centravanti vero.
Alla squadra di Mourinho oggi è bastato il primo tempo. Quattro reti in 13 minuti e tutti a casa. Il centravanti inglese l’ha aperta, Zaniolo l’ha virtualmente chiusa al 37’. Continua invece la maledizione contro la Roma per l’Empoli: Gli azzurri infatti non vincono contro i giallorossi dal febbraio del 2007. Allora in panchina c’era Cagni e il gol partita lo fece Nicola Pozzi. Altri tempi. È passata una vita. Con quella di oggi sono cinque i successi consecutivi dei giallorossi contro l’Empoli. La reazione della squadra di Andreazzoli nel secondo tempo c’è stata, seppur tardiva. Pinamonti e Bajrami hanno dato speranza, ma non c’è stato nulla da fare.