Un viaggio Brasile-Italia, approdando prima a Palermo e poi a Roma. Adesso, il presente in Premier League. Emerson Palmieri parla dell'Inghilterra e di Londra come fossero casa sua, ricorda la Serie A con affetto e parla della Nazionale azzurra con ambizione.
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Ospite di #CasaSkySport, il terzino ha anche spiegato il suo rapporto con Spalletti ("Come un padre per me"), il lavoro di Sarri, l'intelligenza di Lampard e il carattere di Roberto Mancini.
L'esperienza al Palermo
Dopo quelle 9 partite lì pensavo di tornare in Brasile, anche perché avevo ancora un contratto con il Santos. E invece...
La Roma
I primi mesi non sono stati facili, poi sono arrivati Spalletti e Sabatini che hanno fatto un grande lavoro con me. Spalletti? Devo solo ringraziarlo. Quando avevo bisogno di una mano lui mi ha sempre protetto. E' stato come un padre per me.
Differenze tra Serie A e Premier League
Ora sto lavorando con Lampard e si corre molto. In Serie A si giocano partite più tattiche, qui 90' più intensi. Questa penso che sia la grande differenza.
La stagione con Sarri al Chelsea
E' stata un'esperienza bellissima. Quando sono arrivato c'era Conte però. Con Sarri abbiamo fatto un anno meraviglioso, siamo arrivati terzi in campionato, abbiamo vinto l'Europa League. Sarri simile a Spalletti? E' un po' più tattico forse ma anche Spalletti ci tiene molto, anche se durante gli allenamenti ti lascia divertire. Sarri era sicuramente più 'focoso' in allenamento. Lampard? E' giovane, intelligente, sa comunicare con i giocatori. Ha un grande cuore e con lui possiamo fare ancora meglio di quanto fatto finora.
Obiettivi
Vincere ogni anno un trofeo. Poi con la Nazionale, il mio sogno è vincere Europeo, Mondiale. Ho questi sogni nella vita. Ritorno in Italia? Mi sono trovato benissimo in Serie A. Può succedere ma sono felice qui in Inghilterra adesso.
I gol
Ogni calciatore vuole segnare ma per me, come terzino, il primo compito è difendere bene. Guardo altri giocatori come Kolarov, Marcos Alonso e provo a prendere qualcosa da loro per crescere ancora di più.
Il più bel ricordo alla Roma
Ho vissuto tanti bei momenti lì. Ma penso al mio primo derby, quando abbiamo vinto 2-0 contro la Lazio. Nessuno credeva in me allora ma ho fatto una partita straordinaria.
Emerson e gli attaccanti
Abraham è giovane, ha fatto la Championship benissimo l'anno scorso. Da quando è tornato dal prestito, dal ritiro, si vedeva che aveva un potenziale gigantesco. Dà una mano incredibile in attacco, rompe le scatole agli avversari per tutti e 90 i minuti. E poi sa fare gol, ha un potenziale enorme.
Ritorno in Brasile?
Un giorno penso che tornerò, non so tra quanto tempo. Il Santos è la squadra del mio cuore. Sarà difficile tornare lì e non al Santos...
La Nazionale italiana
Dobbiamo trarre insegnamento da ogni situazione, a partire da quella eliminazione contro la Svezia. Tra un anno, all'Europeo saremo ancora più uniti e forti per provare a vincerlo. Roberto Mancini? Crea un ambiente bellissimo. Quando andiamo a Coverciano, quei 10 giorni di ritiro passano veloci.