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Dybala: “Pinto mi aveva proposto di prendere la 10, magari un giorno…”

Le parole di Dybala al canale YouTube della Roma: dalle telefonate di Mourinho alla scelta del numero di maglia

Paulo Dybala ha parlato al canale YouTube della Roma poche ore dopo l’ufficialità del suo arrivo in giallorosso al termine della sua esperienza con la Juventus. Dybala ha parlato delle sue sensazioni rispetto alla nuova avventura e della scelta del suo numero di maglia. 

Sono molto contento di essere qui, di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere i miei compagni, l’allenatore, la gente che lavora qua“, ha esordito Dybala. 

 

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Roma, le parole di Dybala su Mourinho e la scelta della maglia

Tutto è passato molto in fretta”, ha detto Dybala sulla trattativa. “Abbiamo preso decisioni veloci, e dopo tutti i controlli abbiamo potuto firmare e iniziare questa avventura. Cosa mi ha convinto? La chiamata del mister, del direttore, aver parlato coi proprietari sono stati gli aspetti più importanti, perché mi hanno dato certezze. Mourinho? Ho avuto la fortuna di giocare con alcuni dei più grandi calciatori della storia, ora avrò l’opportunità di lavorare con uno dei più grandi allenatori“. Dybala ha parlato anche del successo in Conference League della Roma: “Quel trofeo è arrivato per merito del grande lavoro fatto. Giocare all’Olimpico coi colori della Roma sarà fantastico, già da avversario sembrava di stare in Argentina, o in Brasile“. 

Dybala ha poi commentato la scelta della maglia numero 21: “Il direttore (Tiago Pinto, ndr) mi aveva proposto di indossare la numero 10, che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti. Credo che quel numero e quella maglia debbano essere ancora suoi, per quello che ha rappresentato per la città e i tifosi. Ho ringraziato perché portare quella maglia comporti grandi responsabilità. Un giorno magari potrò portarla, ma sono felice della 21, la maglia con cui ho cominciato a vincere. La mia passione per Roma? Sono molto appassionato di questa città, da bambino vedevo film sulla storia, sui gladiatori… era destino che venissi qui“.