Gli impianti sportivi dotati di terreno in erba sintetica fanno la loro prima apparizione nell'America del nord durante gli anni 60 del secolo scorso dopo che un gruppo di ricercatori della North Carolina State University, aveva messo a punto la prima erba artificiale. Inizialmente l’utilizzazione di questa sostanza non è economicamente sfruttabile e solo alcuni anni dopo, soprattutto nei campi di football e baseball americano, cominciano a essere costruiti impianti dotati di questo tipo di manto erboso.
In Europa, all’inizio degli anni ottanta, sono alcune società inglesi le prime a utilizzare l’erba artificiale, ma con risultati che non erano molto graditi da parte degli spettatori.È il 1980 quando l’erba artificiale è utilizzata per la prima volta nel calcio professionistico. Sono i Queens Park Rangers che sostituiscono le loro superfici in erba naturale con erba artificiale della seconda generazione. Nel 1994 a causa dei problemi di scarsa qualità e di sicurezza, tutti i campi artificiali utilizzati nella Premier League inglese prima del 1994 sono sostituiti da erba naturale.
È in quel periodo che la FIFA riconosce il potenziale del tappeto erboso artificiale per lo sviluppo del calcio. Infatti, grazie alla sua resistenza agli agenti atmosferici e la possibilità di essere utilizzato più intensamente senza subire deterioramento, si qualifica come la migliore alternativa all'erba naturale. Tuttavia, la gamma di prodotti della terza generazione mostra differenze enormi qualità tra i vari sistemi disponibili sul mercato.
Nel 2001 la FIFA incarica l’UEFA di avviare un programma con l'obiettivo di sviluppare uno standard industriale per le superfici artificiali utilizzate per il calcio e di elaborare una serie di test rigorosi, con marchio definito FIFA, per sottoporre le superfici di gioco artificiali a test in laboratorio e sul campo prima di rilasciare una licenza che definisse queste superfici tappeto erboso per il calcio. Questo marchio di licenza significa che i sistemi impiegati per la costruzione di queste strutture soddisfano i requisiti necessari per il calcio in termini di riproduzione delle prestazioni, sicurezza, durata e garanzia di qualità.
Nel 2003 si gioca il primo torneo di calcio sul tappeto erboso. È la Coppa del Mondo FIFA Under 17 in Finlandia, dove uno dei quattro stadi ospitanti è dotato di tappeto erboso. Dieci partite, compresa la finale, si giocano su un campo di calcio in erba di prima generazione.
Solo nel 2004 l'IFAB (International Football Association Board) inserisce la possibilità di utilizzare il tappeto erboso di calcio nelle regole del gioco fissandone le superfici che sono FIFA 1 Star consigliato, utilizzabile in ambito nazionale, e FIFA 2 Star consigliato o IATS, che possono essere utilizzati per le partite internazionali.
La Coppa del Mondo FIFA Under 17 de 2007 in Perù è il primo torneo internazionale di calcio per essere giocato interamente sul tappeto erboso di calcio. La decisione è presa in base alle esigenze locali di un clima secco con occasionali precipitazioni abbondanti. Il campo offre anche un patrimonio utile per il paese.
Nel 2009 la FIFA, crea un elenco di Preferred Producer, con cui implementa l’iniziativa per aumentare ulteriormente la qualità del tappeto erboso e proteggere l'utente finale. I produttori considerati tra i preferiti soddisfano i criteri di qualità FIFA in tutti i settori della costruzione del tappeto erboso per campi di calcio.
La Coppa del Mondo femminile FIFA Canada 2015, vinta dagli Stati Uniti, è stata la prima Coppa del Mondo di alto livello giocata tutta sul tappeto erboso. Le 52 partite del torneo sono state giocate su campi 3a generazione.
Nel 2015 il Programma Qualità FIFA ha pubblicato un nuovo manuale di prova contenente requisiti più rigorosi per gli impianti di calcio del tappeto erboso. Con il rilascio del nuovo manuale sono stati inseriti una serie di nuovi marchi di qualità e introdotte le sigle - FIFA QUALITÀ e FIFA QUALITY PRO - che sostituiranno la FIFA 1 stella e FIFA 2 stelle.