Juventus, le parole di Michele Di Gregorio in conferenza stampa
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Data: 30/07/2024 -

Juventus, Di Gregorio: "Per struttura fisica ricordo Peruzzi. Mai avuto dubbi sulla scelta"

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Michele Di Gregorio si presenta in conferenza stampa: le parole del nuovo portiere della Juventus
Michele Di Gregorio si presenta in conferenza stampa: le parole del nuovo portiere della Juventus

Mentre la Juventus continua a lavorare per completare la rosa (Clicca qui per le ultime sulla trattativa per Karim Adeyemi), i bianconeri si allenano alla Continassa. Tra questi c'è anche il nuovo arrivato, Michele Di Gregorio. L'ex portiere del Monza si è presentato in conferenza stampa.

 

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Juventus, le parole di Michele Di Gregorio 

Il portiere ha esordito: "Ci tenevo innanzitutto a ringraziare il Monza e colgo l'occasione per fare gli auguri al Dott. Galliani. Sensazioni? Sono quelle del primo giorno, tutti i giorni sembrano il primo. È tutto bellissimo. Scelta? Dal momento in cui è finito il campionato ho parlato con il direttore, non ho mai pensato ad un'altra squadra, ho dato la mia parola e l'ho mantenuta".

Poi, ha continuato: "Penso che io abbia fatto un percorso che è partito dal basso, ci ho lavorato sempre con costanza e questo mi ha portato qui. Eredità dei portieri italiani? Ci ho pensato, la storia parla. La Juventus ha sempre avuto portieri di livello mondiale, e per questo per me è bellissimo essere qua. Ambizioni? Le mie ambizioni riguardano il lasciare qualcosa qui, forse per struttura fisica ricordo Peruzzi, ma sarà il tempo a dirlo. L'obiettivo è quello di fare il massimo e continuare a crescere e migliorare".

Sul gruppo e le richieste di Thiago Motta: "Servirà tanto lavoro e sacrificio, so di essere nel posto giusto per poterlo fare. Mister? Non ci chiede cose così strane, ci chiede di avere personalità, di partecipare alla manovra. Credo che sia importante sotto questo aspetto, perché il calcio è cambiato e dobbiamo renderci utili alla manovra. Ruolo? Siamo più coinvolti e questa cosa mi piace. Ci si arriva con il lavoro, perché non è semplice. Il mio rapporto con gli altri portieri è stato molto bello fin dal primo giorno, un po' ci conoscevamo già prima. Stiamo lavorando alla grande, sono contento anche di questo".

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Sull'eredità e gli idoli: "Già essere qui deve darti una consapevolezza maggiore. Le pressioni ci sono, sono la parte bella di questo sport. Le parole di Buffon? Non l'ho sentito, ma quello che ha detto mi ha fatto veramente piacere. Sono felice che pensi queste cose di me, lui che è stato il più grande della storia. Premio di miglior portiere? Riceverlo è stato bellissimo. Quando è finito il campionato ho potuto parlare con il direttore e questo ha portato alla chiusura dell'operazione. Idolo? Crescendo con il Mondiale 2006 Buffon, ma anche Handanovic. Non ne ho uno in particolare".

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Credits: Andrea Rosito

In conclusione: "Non avevo mai trovato un gruppo così dal primo giorno. Mi sono sentito subito accolto e a mio agio. Ritiro? Ci è servito a livello di gruppo, per conoscerci meglio anche fuori dal campo. È stata una bella settimana, abbiamo fatto delle esperienze nuove. Cosa manca per i migliori? La prova del 9 è il campo, sto cercando di lavorare al massimo per tirare poi le somme". 

Tags: Juventus



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