Troy Deeney si era fatto conoscere negli scorsi anni per essere il centravanti di riferimento del Watford, con cui ha segnato 44 gol in Premier League. Attualmente l'attaccante anglo-giamaicano gioca al Birmingham, ma non vuole far parlare di sé solo per le prestazioni sul campo.
Deeney, infatti, ha scritto una lettera aperta al governo inglese, lanciando parallelamente una campagna educativa e un'indagine su YouGov in collaborazione con insegnanti britannici per dimostrare come la maggior parte del sistema scolastico inglese abbia pregiudizi razziali.
La lettera di Deeney
Nella lettera aperta inviata a Nadhim Zahawi, segretario dell'educazione inglese, Deeney ha espresso il suo disappunto per la mancanza di insegnamento sulle minoranze etniche, e il conseguente impoverimento culturale da parte dei bambini. In particolare, l'ex Watford ha spiegato come lui stesso sia stato costretto a lasciare la scuola a 15 anni per razzismo, dopo presunte minacce di morte da parte dell'insegnante.
"Non sto chiedendo di rimuovere qualcosa, solo di aggiungere un po' di più - ha detto l'attaccante ai microfoni della BBC. Voglio che si faccia come in Galles, dove la diversità viene insegnata ed è obbligatoria per il curriculum scolastico, in ogni materia. Iniziamo ad avere un dibattito con gli insegnanti, per sviluppare un corso di studi che sia più rappresentativo per tutti".
Concludendo, Deeney ha parlato anche delle iniziative viste nel mondo del calcio, ma morte sul nascere: "I calciatori non stanno più facendo molto in questo ambito perchè non abbiamo visto cambiamenti sostanziali. Prendi ad esempio Sterling: quando fu aggredito per razzismo a Stamford Bridge sembrava dovessero fare qualcosa di importante. Dopo poco invece non se ne parlò più. La stessa cosa per i giocatori inglesi dopo la finale di Euro2020".