Ripartire. È quasi un obbligo per l'Olympique Marsiglia, all'anno zero di un nuovo progetto dopo una stagione che, numeri alla mano, è stata la peggiore delle ultime otto in Ligue 1. Ottavo posto in campionato, dimissioni, cambi di allenatore e un rendimento con pochissimi alti e tanti bassi.
Le tensioni, una stagione non all’altezza e il nuovo inizio
Il caos societario, che ha preso forma nel mese di settembre 2023, è stato generato dalle dimissioni degli spagnoli Marcelino (l'ex allenatore), Javier Ribalta (allora direttore sportivo) e del presidente Pablo Longoria. Quest'ultimo, nonostante le minacce di morte da parte di alcuni ultras, ha poi deciso di ritirare le proprie dimissioni. Marcelino, Abardonado ad interim per due partite, Gattuso e Gasset: la lista degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina dell’OM nell’arco della scorsa stagione, che vanta come tappa più importante la semifinale di Europa League. Quel sogno che è stato infranto dall'Atalanta di Gasperini. Proprio l’Europa League, il paradosso di una stagione paradossale. Tutto alle spalle, adesso un nuovo inizio e una nuova era, quella di Roberto De Zerbi.
De Zerbi e il Marsiglia, un binomio particolare ma curioso, stimolante. Connubio che intreccia la passione della città con il calore della tifoseria, a cui si aggiunge la volontà di lanciare i giovani. Non a caso, questa peculiarità dell’allenatore italiano si sta rivelando fondamentale nella strategia di mercato adottata dalla società. Un calciomercato, quello in corso, condotto con grande attenzione e serietà dal direttore sportivo Medhi Benatia, il successore di Ribalta. Fondamentale anche il contributo e la supervisione di Longoria, il primo a voler allontanare i vari accadimenti dell’anno appena concluso. Il desiderio di costruire un progetto credibile, non facendosi intimorire dalla mancata partecipazione a una coppa europea.
Quest’ultimo fattore potrebbe essere un limite in sede di mercato, ma gli arrivi di Greenwood e Valentín Carboni sono solo due esempi che rendono l’idea di quali siano le intenzioni dei dirigenti. L’inglese, nonostante i 22 anni, sta vivendo una seconda carriera dopo aver visto scivolare via la prima al Man Utd per le accuse di stupro e aggressione, poi cadute. L’argentino classe ’05, invece, è stato battezzato da Messi: “Carboni ha un grande futuro. È un giocatore diverso, con grande qualità”. Basta questo.
Al Vélodrome, inoltre, sono arrivati tanti altri acquisti. Dal Tottenham è stato prelevato Højbjerg, che tra Spurs e Southampton ha disputato 254 partite in Premier League. Una buona dose di esperienza oltre alla freschezza dei giovani. C’è Ismaël Koné, un centrocampista del 2002 dotato di una grande struttura fisica, con inventiva e iniziative. Efficace nelle percussioni palla al piede, nei cambi di gioco e con un eccellente tiro dalla distanza. Ci sono Derek Cornelius (difensore) e il portiere Jeffrey de Lange, ma soprattutto Lilian Brassier, forse uno dei migliori difensori della Ligue 1 23/24. Difensore ex Brest, mancino e bravo nell’uno contro uno. Sul francese, tra l’altro, c’era anche l’interesse del Bologna. La linea del nuovo OM è stata tracciata.
Dimenticare il prima possibile un “campionato inaccettabile, inammissibile”, come dichiarato dallo stesso Longoria al termine dell’ultima gara di campionato in casa del Le Havre. La voglia di rendere orgogliosi i propri tifosi con un progetto solido e che entusiasmi. Sta gettando le basi il triumvirato formato da Longoria, Benatia e il nuovo arrivato De Zerbi. Un club unico per molti aspetti, affascinante e meritevole di tornare in alto. Il desiderio di tornare a essere il vero Olympique Marsiglia.