Dalla corsa verso un'Europa da ritrovare a tutti i costi all'orgoglio di indossare la fascia di capitano rossonera, passando da un'ultima gara deludente ad una settimana che, inevitabilmente, potrebbe cambiare le sorti societarie e sportive del Milan. Mattia De Sciglio, intervenuto come ospite a Nerviano per l'evento "I giovani, lo sport e Mattia De Sciglio" legato a Fondazione Milan, ha affrontato così tanti temi ai microfoni di Sky Sport, partendo proprio dall'obiettivo Europa League:"Abbiamo otto partite per la corsa all'Europa, fondamentale. E' il nostro obiettivo e dobbiamo riuscire a centrarlo. Speravamo nella sconfitta dell'Inter contro la Samp, ma più che guardare loro guardiamo la classifica e cerchiamo di entrare in Europa, il nostro obiettivo. Dovremo fare il massimo, poi tireremo le somme".
Europa che passa per un calendario che per De Sciglio, analizzando gli avversari ancora da incontrare, sarà tutt'altro che semplice: "Partite come il derby o come contro Roma e Atalanta, uno scontro diretto, si preparano da sole; contro Empoli, Crotone e Palermo sono invece più difficili, ti devi preparare bene a livello mentale: il rischio è avere cali di prestazione. Credo siano stati fatti progressi rispetto alla scorsa stagione, anche nel girone d'andata contro le piccole siamo riusciti a fare buone prestazioni o tre punti. Rimangono poche partite per centrare l'obiettivo Europa e lottiamo contro squadre forti e che hanno lo stesso nostro obiettivo, dovremo avere più voglia di loro e sfruttare qualche passo falso".
Passo falso arrivato domenica scorsa, a Pescara: "Ci aspettavamo anche noi un Milan diverso, abbiamo analizzato la partita e probabilmente è stata più una questione mentale. Era sicuramente una partita in cui dovevamo fare tre punti per non perdere terreno, abbiamo iniziato male e siamo andati in crescendo: è chiaro che contro queste squadre, quando la partita si mette in un certo modo, è dura ribaltare il risultato". E sulla settimana in arrivo tra derby e closing, post gara contro il Palermo, nessun pensiero: "Sinceramente non ci pensiamo più di tanto, stiamo pensando prima di tutto alla partita di domenica contro il Palermo perchè sarà dura, soprattutto dopo il pari di Pescara, dove per continuare la corsa all'Europa dobbiamo fare 3 punti. Una volta passata la partita di Palermo penseremo al derby: quello che accadrà alla società vedremo. Quelle sono questioni societarie".
Chiusura tra fascia da capitano indossata, dopo gli infortuni di Montolivo e Abate, ed un futuro ancora tutto da definire: "La fascia da capitano ha un grande peso, soprattutto con la maglia del Milan, ed una grande importanza, pensando ai giocatori che l'hanno già indossata. E' sicuramente un piacere poterla indossare in questo momento in cui mancano Montolivo e Abate, che sono capitano e vice, e sto cercando di onorarla al meglio in questo rush finale per noi importantissimo. Il futuro? Sono serenissimo, sto pensando al calcio, a questa maglia e a onorare la fascia da capitano. Ho ancora un anno di contratto come altri compagni, le persone che lavorano per me mi han detto che c'è poco da dire: non ci si è ancora seduti e quando sarà il momento più opportuno, anche in base a quello che accadrà in società, si siederanno e ne parleranno con la società per valutare il da farsi. Non ci si è trovati a parlarne, ora sono serenissimo".