A Lisbona lo amano tutti. Ronaldo però ha un tifoso in particolare, che ha incontrato in occasione del suo ritorno allo stadio Jose Alvalade lo scorso venerdì, quando ha segnato il gol numero 699 della sua carriera nella vittoria del Portogallo sul Lussemburgo. Lo ha fatto a modo suo, con uno splendido pallonetto che non ha lascato scampo al portiere avversario.
Chissà, Aurelio Pereira si sarà un po' commosso. O forse no, perché le lacrime le ha finite guardando il suo pupillo diventare grande e battere record su record. Lo ha scoperto lui nella piccola isola di Madeira. E' stato lui a convincere lo Sporting Lisbona a pagare 25mila euro nel 1997 per portarlo via da quell'isola quando aveva appena 12 anni.
E' stato lui a stargli vicino nei momenti difficili, quando il piccolo Cristiano piangeva perché gli mancava la famiglia. I due si sono ritrovati in occasione di Portogallo-Lussemburgo appunto. Cristiano ha abbracciato il suo scopritore, che oggi ha 70 anni. "L'abbraccio fra la leggenda e il suo maestro", così lo Sporting ha descritto quello che è successo a bordocampo nel pre-match.
CR7 gli ha consegnato una maglia del Portogallo firmata da tutti i giocatori per poi fermarsi a chiacchierare con lui per qualche minuto. Un sorriso grandissimo stampato sul volto, perché per quel signore lì prova un affetto smisurato. Ora è ad un passo dai 700 gol in carriera. Un nuovo record da deciare in parte anche ad Aurelio.
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