Due punti su dodici disponibili. Il calendario non aveva certo messo la Juventus nelle condizioni migliori per iniziare forte in campionato, ma nessuno pensava che, dopo quattro giornate di Serie A, i bianconeri avrebbero raccolto solo due pareggi e ancora nessuna vittoria.
Eppure i primi 45 minuti visti contro l'Udinese, all'esordio, avevano indotto a credere che, con il ritorno di Allegri in panchina, fosse tornata la vera Juventus del primo ciclo dell'allenatore livornese. Una squadra solida e compatta, ma anche con tanta fantasia e libertà di produrre calcio da centrocampo in su.
Sono 18 le partite di fila senza clean sheet
Invece, i fantasmi degli ultimi due anni sono venuti fuori dal secondo tempo della partita alla Dacia Arena e non sono ancora stati scacciati. C'è un dato che preoccupa Allegri: con il gol subito da Rebic, nella sfida contro il Milan, sono 18 le partite consecutive in Serie A nelle quali la Juventus ha incassato almeno una rete. La striscia aperta più lunga nei top 5 campionati europei. La terza peggiore serie nella storia dei bianconeri, dopo il 1955 (21 match di fila) e il 2010 (19). Impensabile fino a poco tempo fa.
Un problema di sistema
Certo, la responsabilità non può essere solo di Allegri, che tra queste 18 partite è stato protagonista solo nelle ultime 4, ma la sua cura non sta funzionando. E non si può dire nemmeno che sia un problema di uomini. Bonucci e Chiellini sono una coppia affiatata da un decennio, De Ligt commette sempre meno errori, Danilo è un terzino ordinato e Alex Sandro sta ritrovando la migliore forma proprio in questo inizio di stagione. Le squadre di un certo livello non difendono solo di reparto o con i singoli, ma di sistema, a partire dagli attaccanti. E in certi frangenti della partita, questo aspetto sta venendo a mancare.
Solidità perduta
Al netto degli errori di Szczesny (che contro il Milan ha salvato la partita), e di altre distrazioni individuali (Kean contro il Napoli), l'impressione che dà questa Juventus è quella di non essere più impenetrabile come un tempo. Sia a inizio gara, sia soprattutto quando va in vantaggio (tre volte sopra in questo avvio di stagione, zero vittorie). Allegri sa bene che, per vincere i campionati, serve avere quasi sempre la miglior difesa. Il suo compito è quello di recuperare la solidità perduta, ma il tempo stringe: il distacco dalla testa della classifica rischia di diventare incolmabile.