L’attaccante della Cremonese Cyriel Dessers si è raccontato in esclusiva a “La Gazzetta dello Sport”. Nel corso dell'intervista, il capocannoniere della scorsa Conference League (davanti a gente del calibro di Abraham, Kane e Milik) ha raccontato come ha accettato l'offerta della Cremonese, e l'impatto con la Serie A.
Dessers, la Serie A e la voglia matta del primo gol in Italia
Sin da subito Cyriel Dessers si è dimostrato protagonista all'interno degli schemi di Alvini. La Cremonese, dopo 4 sconfitte nelle prime 4 giornate, è reduce da due pareggi di fila, contro Sassuolo e Atalanta. “Il campionato è difficile, più duro di quello olandese e belga, ma lo sapevo. Anche per me, arrivando in una neo-promossa da club abituati a lottare per il titolo, non sarà facile”. Ancora 0, però, per Dessers, sotto la voce "gol segnati". Nessun problema per l'attaccante: “Non ho ancora segnato ma ci sono andato vicino a Roma e col Sassuolo. Nell’anno in cui sono stato capocannoniere in Olanda avevo fatto un gol nelle prime 6 gare” ha esordito Dessers.
Dessers e il rapporto con Alvini
In seguito, l'attaccante ha parlato del rapporto con l'allenatore Massimiliano Alvini: “Mi ha fatto una grande impressione tatticamente. Anche a livello personale, mi infonde fiducia ed è uno dei motivi per cui ho detto sì alla Cremonese” ha aggiunto Dessers.
Dessers mette nel mirino la Lazio e sogna la sua esultanza speciale
La prossima partita che giocherà la Cremonese sarà contro la Lazio, e Dessers ha tanta voglia di sbloccarsi ed esultare a modo suo, correndo verso la bandierina: “La Lazio è forte, ma ora siamo più solidi in difesa e se miglioriamo anche davanti possiamo dare la prima gioia ai nostri tifosi allo Zini. L’esultanza? L’ho fatta un paio di volte la scorsa stagione col Feyenoord e un paio col Genk a luglio” ha proseguito Dessers.