LIVE CORONAVIRUS, LE NOTIZIE DAL CALCIO IN ITALIA
LIVE - CORONAVIRUS, LE NOTIZIE DAL CALCIO ESTERO
22.45 - Alberto II di Monaco, risultato precedentemente positivo al Covid-19, sceglie di "tagliarsi lo stipendio" e di ridurre, quindi, il budget operativo del Palazzo del Principe. "La gravita' della situazione richiede una rigorosa gestione finanziaria allo scopo di una riduzione complessiva della spesa pubblica. In questo contesto, il principe ha deciso di ridurre le spese operative del Palazzo con un calo di quasi il 40% nella sua dotazione, che va da 13,2 milioni di euro a 8 milioni di euro". Le parole della nota ufficiale.
22.20 - Tre aziende del consorzio europeo, formato da l'italiana ReiThera di Roma, la tedesca Leukocare di Martinsried e la belga Univercells di Bruxelles, hanno annunciato con una nota di aver avviato la preparazione alla sperimentazione del vaccino in Italia: "Attualmente ReiThera sta svolgendo le attività preparatorie per iniziare la sperimentazione clinica di fase 1/2 in Italia durante l’estate 2020. La produzione su larga scala verrà avviata subito dopo”.
21.45 - Con l'emergenza Coronavirus la paura del contagio è alta. Anche toccare semplici oggetti non ci appare come normalità. Ecco perché alcune aziende stanno sperimentando le maniglie anti-contagio. Alcune si aprono con l'uso del braccio, altre invece si disinfetanno da sole.
18:30 - L'impatto del Coronavirus sull'Africa potrebbe essere tremendo. A rivelarlo è il rapporto "Covid-19 in Africa: salvare vite umane ed economia" della Commissione economica per l'Africa delle Nazioni Unite (Uneca). Secondo il documento, il contagio potrebbe costare la vita tra i 300.000 e 3.300.00 africani, a seconda delle misure adottate per fermare la sua diffusione. Da 2,3 milioni a 22,5 milioni potrebbero aver bisogno di un ricovero in ospedale, e da 500 mila a 4,4 milioni di persone potrebbero trovarsi nella necessità di terapie intensive.
18.00 - In conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha fornito i dati della giornata inerenti all'emergenza Coronavirus in Italia. Per quanto riguarda la giornata di oggi il numero complessivo delle persone positive è aumentato di 2.646, per un totale di 189.973 contagiati in tutta Italia. I guariti di oggi sono 3.033, mentre sono decedute 464 persone. Borrelli ha spiegato anche come nella giornata di oggi siano stati effettuati 66.658 tamponi.
17.45 - Sono 1073 in più rispetto a ieri (per un totale di 70.165 da inizio pandemia) le persone risultate positive al Coronavirus in Lombardia. 200 invece il numero di decessi nelle ultime 24 ore per un tale di 12.940. Sono questi i numeri comunicati dalla Regione Lombardia in merito alla pandemia da Covid-19.
14:50 - L'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un documento dal titolo "Differenze di genere in COVID-19: possibili meccanismi" che analizza gli effetti del coronavirus su uomini e donne.
Al 16 aprile 2020 , evidenzia il rapporto, nelle fasce di età 0-9, 10-19, 60-69 e 70-79 anni si osserva un numero maggiore di casi di sesso maschile rispetto al numero di casi di sesso femminile. Nella fascia di età >90 anni, il numero di soggetti di sesso femminile è quasi il triplo di quello di soggetti di sesso maschile probabilmente per la struttura demografica della popolazione. Il 10,7% del totale dei casi di COVID-19 sono stati diagnosticati tra gli operatori sanitari. Il 68% degli operatori colpiti sono donne. Le categorie più colpite sono ostetrici e infermieri (43,2%), medici ospedalieri (19%) e operatori socio sanitari (9.9%).
14.10 - Il Veneto è pronto a ripartite. L’annuncio arriva da governatore della Regione Zaia che ha parlato così in conferenza stampa: “I nostri dati ci dicono che siamo in grado di affrontare l’apertura grazie alla risposta dei nostri cittadini, della nostra risposta sanitaria e dei risultati ottenuti”. Zaia ha poi aggiunto: “Lockdown già terminato da noi? In Veneto è già aperto almeno il 40% delle imprese. Il virus è ancora presente e non va sottovalutato, ma con accorgimenti come la mascherina ci si mette tranquillamente in sicurezza”.
12:00 - Quasi metà delle persone morte per coronavirus in Europa erano residenti di case di cura. Lo ha detto il direttore regionale dell'Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa.
11:00 - Sono almento 842.624 i casi di Covid-19 registrati finora negli Usa. I morti sono 46.785, secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University
10:00 - Bozza sui trasporti, le regole per i taxi: massimo due passeggeri, o uno solo se non ha la mascherina: è quanto prevede la bozza di lavoro del ministero dei Trasporti alla cabina di regia della Fase 2 che l'ANSA ha potuto visionare nel caso dei servizi di trasporto non in linea, come taxi e noleggio con conducente. E' previsto infatti il divieto di sedersi accanto al conducente - che dovrà utilizzare i dispositivi di protezione - con la possibilità di trasportare nei sedili posteriori massimo due persone con i "dispositivi di sicurezza idonei", solo uno in mancanza.
8:00 - Per la Fase 2, cruciale, sarà capire come ci muoveremo. I principali quotidiani nazionali hanno provato ad immaginare la vita sui mezzi di trasporto dal prossimo 4 maggio:
AUTOBUS: dovranno essere potenziate le corse quotidiane perché sugli autobus si potrà salire soltanto se c’è disponibilità di posti a sedere e comunque mantenendo la distanza di almeno un metro tra i passeggeri. A bordo dei bus non ci si potrà sedere uno di fronte all’altro e nemmeno accanto. E dunque la riduzione della capienza sarà pari al 40 per cento. La mascherina sarà di fatto obbligatoria. Tutti gli autobus dovranno essere sanificati quotidianamente e puliti. Ci sarà uno scaglionamento per la salita a bordo e dunque si deve decidere se dovrà essere lo stesso autista a controllare oppure se sarà prevista la presenza di un impiegato sui mezzi.
TRENI: Il trasporto ferroviario nella «fase 2» procederà su due fronti. Il primo, quello dell’Alta velocità e degli Intercity, proseguirà con le misure già introdotte come la prenotazione “a scacchiera” dei posti: nelle coppie di sedili quello di fianco resta vuoto, mentre nei moduli da quattro i viaggiatori potranno acquistare soltanto quelli agli estremi. Diverso è il ragionamento sui treni locali: una delle idee è quella di aumentare le carrozze così da permettere alle persone di posizionarsi in quelle meno affollate, rispettando il distanziamento sociale. Resteranno anche i dispenser di disinfettante. Sarà fondamentale la collaborazione dei viaggiatori. Obbligatorie le protezioni individuali. A livello europeo inoltre si ragiona sull’installazione di barriere in plexiglas o tendine di stoffa.
METROPOLITANA: Le regole delle metropolitane saranno simili a quelle dei treni, ma con la difficoltà dovuta al fatto che non sarà possibile stabilire prima quanti sono i posti venduti, come invece accade per il traffico ferroviario. Non sarà possibile viaggiare in piedi ma soltanto seduti e bisognerà occupare i sedili in modo alternato, senza mai trovarsi di fronte a una persona estranea. A bordo si dovrà indossare sempre la mascherina e sarà incrementato il numero dei vigilanti per controllare che tutti viaggino seduti. Tra le dotazioni dovranno esserci dispenser per il disinfettante delle mani che saranno sistemati sulle banchine. Servirà un controllo capillare.
AEREI: tante incognite, la prima: l’assenza, per ora, di una normativa comunitaria. Al momento ci si regola a livello di Paesi. L’Italia ha le norme più stringenti che impongono ai vettori una distanza di almeno un metro tra i passeggeri (il posto centrale resta vuoto) e l’obbligo della mascherina. Queste disposizioni resteranno anche nei prossimi mesi, ma non sono applicate da tutti i vettori stranieri che ritengono sufficiente la sola mascherina. In questa fase di convivenza con il coronavirus si ragiona anche su una diversa dotazione interna. In aeroporto oltre ai termoscanner per la temperatura corporea, ai percorsi “a pettine” e alle pareti in plexiglass ci sarà un’accelerazione sul controllo elettronico con l’estensione della tecnologia biometrica dal check-in all’imbarco.
7.30 - La task force capitanata da Colao sta mettendo a punto il piano per la ripartenza. Obiettivo 4 maggio. Nessun "tana libera tutti" per riprendere le parole del premier Conte, ma una riapertura ordinata e regolamentata. Ma come si potranno muovere i cittadini?
- Le seconde case: Già a partire dal 4 maggio dovrebbero essere garantiti gli spostamenti da Comune a Comune mentre non sarà per ora consentito, se non per casi urgenti o motivi di lavoro, spostarsi da Regione a Regione. Ancora da decidere invece la questione relativa agli spostamenti per quello che riguarda le seconde case.
- Bar e ristoranti: La riapertura di questi luoghi causa un "impatto maggiore di rischio" rispetto ad altre attività e dunque si deve prevedere un distanziamento più ampio — almeno due metri tra i tavoli — e comunque un dimezzamento della capienza per evitare ogni rischio di contatto. Appare quasi scontato che non riapriranno prima dell’11 o del 18 maggio, servizio take away a parte.
- I negozi: Anche i commercianti si avviano alla riapertura. La maggior parte degli esercizi dovrebbe riaprire il prossimo 4 maggio, ma non tutti potranno tornare subito a svolgere la loro attività. Parrucchieri e centri estetici avranno regole più stringenti. E bar e ristoranti avranno per i primi mesi un numero ridotto di posti a sedere.