José Mourinho ha parlato alla vigilia di Lazio-Roma mettendo subito le cose in chiaro: "Più importante parlare poco e giocare tanto. Le parole vanno via col vento. L'esperienza mi dice questo, domani il campo dirà la verità, non la dico io qui in sala stampa. Le parole sono di circostanza, quello che conta è domani, dal primo minuto".
"I derby sono partite belle da giocare, - continua il portoghese - che non preoccupano un allenatore perchè non bisogna motivare i giocatori. È bello anche prepararle queste partite. Ero più preoccupato dell'Udinese, perchè il pensiero poteva essere solo al derby. Giocheremo per vincere, sappiamo che non sarà sempre possibile e che la Lazio ha le stesse nostre ambizioni, ma voglio lo stesso atteggiamento di sempre. Quando non vinciamo voglio la sensazione che i ragazzi hanno dato tutto".
Il portoghese è tornato anche a parlare del capitano della Roma, squalificato domenica: "Di Pellegrini ce n'è uno. Non volevo parlare di questo, non è facile parlarne in queste circostanze. Potevo dirti che la gara di domani si è iniziata a giocare al 90' di Roma-Udinese: avere Pellegrini è una cosa e non averlo è un'altra. Possiamo analizzare quello che Lorenzo rappresenta per noi, dal punto di vista tecnico e di leadership, ma lui domani non ci sarà. So che vuoi sapere chi giocherà domani, ma non commento".
Mourinho affronta anche il tema turnover: "Puntare sulla stabilità è importante, arriverà il momento di fare turnover. Sono opzioni, le mie sono ovvie: sono arrivato e la squadra giocava in modo diverso, abbiamo bisogno di stabilità e fiducia. Chi non sta giocando è molto giovane e ha bisogno di tempo. Mi sembra un processo normale". COnclusione su Vina, in dubbio per il derby: "per me domani ce la farà"