Chievo, tre punti di penalizzazione per il caso plusvalenze
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Data: 13/09/2018 -

Chievo, tre punti di penalizzazione per il caso plusvalenze

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Tre punti di penalizzazione in classifica da scontare in questo campionato e 200 mila euro di multa per il Chievo, che paga così per la vicenda relativa alle plusvalenze fittizie. Questa la decisione finale dopo che, nelle scorse ore, la Procura federale aveva conferma la richiesta dei 15 punti di penalizzazione per il club di Campedelli e 36 mesi di inibizione proprio al suo presidente, squalificato invece per tre mesi. La società veneta era stata accusata di illeciti amministrativi relativi al triennio 2014-2017 e deferito poi per responsabilità diretta e oggettiva dopo che lo scorso 25 luglio il Tfn aveva dichiarato l'improcedibilità nei confronti del club veneto per la mancata audizione di Campedelli da parte della Procura.

Il processo bis ha quindi portato a queste decisioni, che complicano quindi il campionato della squadra di D’Anna. Tra le prime reazioni c’è quella del Crotone - che aveva chiesto di essere riammesso poiché ultima squadra delle retrocesse. "Secondo il Tfn falsificare i bilanci non è così grave”, ha dichiarato l’avvocato del club rossoblù.

La decisione è ufficiale, come si legge in un comunicato pubblicato sul sito della FIGC: “Il Tribunale federale nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto da Cesare Mastrocola ha accolto il deferimento del Procuratore federale, sanzionando il Chievo Verona con 3 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso e un’ammenda di 200mila euro. Il TFN ha inoltre sanzionato con 3 mesi di inibizione il presidente del Consiglio di Amministrazione della società Luca Campedelli e con 1 mese e 15 giorni di inibizione i consigliere della società Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli”.

“Il Tribunale ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti del Cesena per intervenuta revoca dell’affiliazione, sanzionando con 1 mese e 15 giorni di inibizione i consiglieri della società Guido Aldini e Samuele Mariotti. Le due società erano state deferite per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato delle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale”. Il Chievo intende presentare ricorso, così come il Crotone che continuerà dunque a portare avanti la sua battaglia per riconquistare la Serie A.



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