Dopo le parole a SkySport e la pace con la società, Romelu Lukaku ha voluto anche scusarsi pubblicamente con tutto il mondo Chelsea. Un problema rientrato e ora l'attaccante belga è pronto a tornare in campo per aiutare la squadra a raggiungere i risultati sperati.
Lukaku chiede scusa al Chelsea
Lukaku ha affidato al sito ufficiale del Chelsea il suo messaggio di scuse: "Cari tifosi, mi dispiace per il turbamento che ho creato. Conoscete il legame che ho con questo club fin dall'adolescenza. Capisco perfettamente che siete rimasti sconvolti. Ovviamente è tutto a posto e cercherò di ripristinare la vostra fiducia. E farò del mio meglio per mostrare tutto il mio impegno ogni giorno sul campo di allenamento e durante le gare".
Poi l'attaccante rilancia guardando al futuro: "Mi assicurerò che si possa vincere. Come ho detto all’allenatore, ai compagni di squadra e ai dirigenti penso che non era il momento giusto e voglio andare avanti rispetto a quanto successo assicurandomi di vincere le partite".
Nella seconda parte del suo messaggio, Lukaku spiega le sue parole: "Sono stati giorni piuttosto frenetici, penso, tutti possano capire il motivo. Sono state settimane difficili anche a livello personale con il coronavirus, mentre stavo cercando di rientrare in squadra ma alla fine, nelle ultime due partite ho cercato di aiutare i miei compagni a vincere. Capisco perfettamente cosa è accaduto, penso che avrei dovuto essere molto più chiaro nel mio messaggio. L'intervista era fatta per salutare i tifosi dell'Inter, non per mancare di rispetto ai tifosi, alla società, al presidente, ai compagni o al tecnico del Chelsea".
In conclusione poi dice: "Il Chelsea ha fatto un grande sforzo per riportarmi qui ed era la mia missione da quando me ne sono andato. Capisco perfettamente le frustrazioni dei tifosi, ma sta a me dimostrare che il mio impegno è al 100% e lo farò".
Il Chelsea multa Lukaku
Nella giornata di lunedì c'era stato il confronto tra le parti. Il Chelsea ha deciso di multare Lukaku con due settimane di stipendio perché l'intervista non era stata concordata con il club e in più ha anche portato discredito alla società.