Il Catanzaro vince ancora, questa volta per 3-0 contro lo Spezia al Nicola Ceravolo. Nel primo tempo il rigore parato da Fulignati a Moro fa da spartiacque alla partita. Nella ripresa prima Biasci, in un mezzo un autogol di Nikolaou e poi Pompetti con un destro da 25 metri chiudono la sfida.
Sembra un film già visto: la squadra di Vivarini ricomincia davanti ai suoi tifosi lì da dove aveva lasciato. Il Ceravolo è una bolgia: una festa continua di un popolo che ha atteso per quasi 20 anni un momento come questo. La passione giallorossa trascina le Aquile. Quell’amore viscerale, di chi ha rimandato la partenza di qualche giorno per salutare l’estate guardando il Magico. Un saluto bellissimo, che vale 7 punti dopo 270 minuti e un ambiente che si esalta sempre di più.
Tommaso Biasci, carpe diem: un sogno avverato 10 anni dopo
Stadio sold out. Entusiasmo dilagante. Imbattuti dopo 3 giornate di Serie B e secondo posto in classifica. Se avessero detto ai tifosi del Catanzaro tutto questo 12 mesi fa, non ci avrebbero creduto. Perché dopo anni di delusioni, i tifosi giallorossi sono caduti in quel famoso proverbio “Se non vedo, non credo”. Un po’ come San Tommaso. Tommaso, per l’appunto, il nome di battesimo del trascinatore del Catanzaro in queste prime tre giornate. Biasci, il cognome. Due gol, tanta corsa e un’energia quasi fulminante. Tap in facile a Lecce per aprire la sfida con la Ternana, sterzata e destro sul primo palo davanti ai 12.500 del Nicola Ceravolo. 2 gol in 3 giornate, non male come biglietto da visita alla Serie B.
Carpe diem. Cogliere l’attimo. Lo sa bene Tommaso Biasci. 10 anni di Serie C prima di raggiungere la B. Una stagione e mezzo da protagonista con il suo Catanzaro. Tra un panino in riva al mare ogni lunedì e una valigia trasparente piena di sogni e speranze per il futuro. E dalla C alla B, il copione al Ceravolo è sempre lo stesso. “Palla a Tommaso e ci abbracciamo”. E il Ceravolo ricomincia a cantare.
A cura di Francesco Marra Cutrupi