Momento sempre più delicato per il Calcio Catania, ormai alle prese con una posizione debitoria difficile da superare e che già da diverse settimane ha spinto il Patron Antonino Pulvirenti a ribadire l’intenzione di cedere in tempi brevi la società. Situazione pesante, che secondo quanto trapelato nelle scorse ore potrebbe colpire anche i calciatori rossazzurri, raggiunti alla vigilia di Natale da alcuni messaggi mandati dalla dirigenza con cui sono stati invitati a rinegoziare i propri accordi con il Catania, in alcuni casi, o a cercarsi un’altra squadra (vedi QUI), in altri.
LE STRATEGIE DEL CLUB
La società rossazzurra ha infatti informato i propri tesserati di non poter garantire il pagamento degli emolumenti dovuti per il futuro, pur avendo finora pagato puntualmente tutti gli stipendi.
Da qui hanno preso forma i malumori dei tifosi - non i primi della stagione, tenendo conto dell'aggressione subita da Lo Monaco un mese fa - e i timori degli stessi che si vada incontro ad una possibile smobilitazione di massa, ma il Catania ha chiarito quanto accaduto attraverso un comunicato stampa, precisando che a fronte delle eventuali partenze di alcuni tesserati si faranno comunque delle operazioni in entrata per sostituirli, in linea con i parametri economici attuali.
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UN COMUNICATO PER FARE CHIAREZZA
La nota diramata dalla società rossazzurra prende spunto quindi proprio dalle comunicazioni rivolte ai giocatori del Catania nei giorni scorsi: “Con riferimento ai messaggi recentemente inviati ai nostri calciatori e dopo un’attenta analisi delle reazioni, il Calcio Catania ritiene opportuno precisare e puntualizzare presupposti, senso e motivazioni delle diverse comunicazioni privatamente inoltrate ai tesserati martedì 24 dicembre.
In premessa, è opportuno ribadire che ai nastri di partenza della stagione sportiva 2019/20 il Calcio Catania si è presentato con un organico giudicato anche dagli addetti ai lavori altamente competitivo in chiave promozione, caratterizzato da un profilo impegnativo in termini di “monte ingaggi”.
Parallelamente al maturare di risultati non in linea con l’obiettivo stagionale, nel corso degli ultimi mesi la dirigenza ha manifestato più volte e chiaramente alla squadra il programma relativo al “mercato” di gennaio, in stretta relazione al responso della classifica del girone d’andata.
Il Catania si ritrova in settima posizione ed è distante ben 21 punti dalla capolista, 11 dal terzo posto, 9 dalla quinta piazza.
La media-punti nel girone d’andata è la peggiore, per i rossazzurri, dal ritorno in Serie C (2015/16) ad oggi. A fronte di risultati estremamente deludenti, ai calciatori di un gruppo competitivo sulla carta ma purtroppo non in campo è stata offerta la possibilità di congedarsi: con chiarezza e coerenza rispetto a quanto più volte riferito agli stessi giocatori, è stata evidenziata la necessità di salvaguardare la capacità del Calcio Catania, fin qui sempre garantita, di corrispondere regolarmente gli emolumenti.
Con trasparenza, il nostro club non ha mai nascosto le difficoltà economiche, in parte derivanti dalla situazione debitoria da affrontare ed in parte naturalmente collegate alla permanenza in Serie C, categoria da rispettare ma asfittica in termini di introiti e sostenibilità. Non è in programma alcuna “smobilitazione”: i calciatori che andranno a cercare altrove ciò che il Catania non potrà più garantire saranno naturalmente sostituiti con altri calciatori, che percepiranno ingaggi compatibili con la nostra situazione attuale, caratterizzata da introiti drasticamente ridotti anche in termini di incassi in occasione delle partite casalinghe, passati da circa 50.000 a circa 8.000 a partita, e nell’ambito della raccolta pubblicitaria.
È la vita del Catania, per noi, il bene primario: le pur drastiche scelte compiute al solo fine di poter rispettare gli impegni, presenti e futuri, meriterebbero giudizi accorti e lucidi”.
A cura di Antonio Costa