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Caso Younes, l’agente: “Incontri con i camorristi? Che falsità! Ecco la verità sulla firma col Napoli”

Un giallo di mercato che dall’Olanda arriva fino in Italia e che si arricchisce di una pagina legata ad un aspetto che con il calcio giocato non ha nulla a che fare. “Amin Younes ha rifiutato di trasferirsi al Napoli perché al suo arrivo in Italia ha avuto un incontro con alcuni camorristi e, inoltre, sarebbe rimasto negativamente sorpreso dal degrado in cui versa la città di Napoli”, questo – in sintesi – quanto scritto oggi in Olanda dal ‘De Telegraaf’. Voci seccamente smentite da Nicola Innocentin, procuratore del giocatore, in esclusiva a GianlucaDiMarzio.com: “Quanto scritto è una falsità assoluta. La città di Napoli, la sua gente, la società stessa non meritano questo: solo chi non conosce Napoli può scrivere certe cose. Nei tre giorni in cui Amin è stato in Italia io sono stato sempre al suo fianco e posso garantire che lui è rimasto estremamente colpito dall’affetto della gente napoletana. Pensa che siamo andati a mangiare e addirittura, avendolo riconosciuto, gli hanno fatto fare una pizza! Amin poi, quando siamo stati insieme al San Paolo, è rimasto impressionato dal calore dei tifosi, oltre che dalla bellezza del gioco del Napoli. E detto da un che viene dalla scuola dell’Ajax…”, le parole dell’agente di Younes.

Innocentin poi racconta la verità sul colloquio avuto tra il ragazzo e Sarri lo scorso gennaio: “Non è assolutamente vero che l’allenatore abbia messo in dubbio il suo utilizzo immediato come invece è stato scritto in Olanda, si tratta di un’altra falsità. Sarri e Amin hanno affrontato diversi aspetti tecnici, con l’allenatore del Napoli che ha dimostrato di conoscere molto bene il ragazzo: un colloquio più che positivo, lo posso garantire. Il tentativo di anticipare il suo arrivo a gennaio era solo per permettergli di ambientarsi con sei mesi di anticipo in una nuova realtà, una cosa normale e che avviene per ogni giocatore specialmente per chi arriva dall’estero. L’idea di Sarri era quella di farlo entrare nelle rotazioni della squadra, poi ovviamente l’ultima parola sarebbe spettata sempre al campo”, ha aggiunto l’agente del giocatore nella sua intervista esclusiva a GianlucaDiMarzio.com.

Ma allora perché il ragazzo non si è trasferito in Italia lo scorso gennaio e perché ancora oggi continua a mettere in dubbio il suo trasferimento al Napoli? Innocentin risponde in maniera precisa a entrambe le domande: “Amin ha confermato al presidente De Laurentiis in persona di voler far ritorno all’Ajax a gennaio solo ed esclusivamente per motivi personali. L’avvocato del Napoli Grassani parla di contratto per cinque anni già firmato dal ragazzo e depositato in Lega? E’ vero, è cosi. Younes dal 1 luglio 2018 sarà un giocatore del Napoli e risponderà alla convocazione del club: poi, ovviamente, toccherà a lui decidere se rispondere o meno con tutte le conseguenze del caso o se magari valutare con il Napoli altre soluzioni. Ma lui ha firmato un contratto che lo legherà alla società azzurra fino al 2023”, ha aggiunto l’agente del calciatore. Ma allora perché tutte queste voci sul futuro di Younes? “Io credo che in molti – procuratori, intermediari, club – hanno messo in atto delle ‘manovre di disturbo’ una volta che hanno visto che il trasferimento al Napoli del ragazzo a gennaio non si è concretizzato. Ma ripeto, quello era solo un tentativo di anticipare di sei mesi l’operazione”, ha concluso Innocentin.