Guardate lo storico delle sue partite: non convocato, panchina, panchina, panchina, non convocato, tripletta. L'uomo della provvidenza del Venezia si chiama Gianmarco Zigoni, non giocava una partita dallo scorso 6 ottobre e a gennaio era sul punto di lasciare il club di Tacopina. Teatro dell'assurdo, oggi a Carpi. Ma a differenza di Godot, l'attaccante arriva -eccome- e riscrive la storia di questa Serie B.
Il 2-0 di Coulibaly al 48' sapeva di sentenza. "Dai Venezia retrocedi insieme a noi", canta la curva biancorossa. Cosmi non ci sta e prova il tutto per tutto. "Tu!", dice al suo numero 9. Dentro senza nemmeno scaldarsi. Zigo accorcia le distanze in lob al 64', via il primo sassolino dalla scarpa.
"Fino a fine novembre stavo bene, ma Zenga all'epoca fece altre scelte. Poi mi ha fermato questo infortunio al tendine sempre più intenso. Io però ho continuato a lavorare, aspettando il mio momento", racconta il match winner nel post partita.
In mezzo, c'è il gran finale. Di una storia brutta e faticosa. La stagione del Venezia, numeri alla mano: peggior attacco della Serie B, una sola vittoria in trasferta, mai a segno per più di due volte in una partita. Il tempo passa e serve un miracolo. Alias, la testa di Zigo. Specialità della casa, con cui il figlio d'arte classe '91 si è fatto avanti dalle giovanili del Milan fino alla Spal della promozione in Serie A.
L'apice, prima di un lento declino. L'anno scorso con Inzaghi è andata così così (43 presenze e 6 gol), questa stagione sembrava ormai un compito in bianco. Poi due stacchi più in alto di tutti, tra 88' e 92'. I tifosi arancioneroverdi sugli spalti stentano a crederci: "Sembra Ajax-Tottenham!". Come in un gioco ad incastro, nel frattempo cadono Salernitana e Foggia. Il Venezia scaccia l'incubo e si aggrappa al suo bomber ritrovato dalle scarpe rosa.
"Non si possono vedere, per quello non l'ho fatto entrare prima", scherza Cosmi a fine gara. "Colpa dell'infortunio", gli risponde Zigoni. "Avevo bisogno di una scarpa un po' più larga: ho provato queste, un vecchio paio già usato, e mi sono trovato bene. E dopo quello che è successo oggi, chi le molla più...". Il fascino dell'usato sicuro, come Gianmarco: per un giorno, il Venezia si tinge di rosa.