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“Caro Upton Park, ci manchi!”. La lettera di Ivan, giovane italiano che prosegue nel suo viaggio tra gli stadi di Regno Unito e Irlanda

Regno Unito, che passione. Impareggiabile quella di Ivan Ambrosio, italiano ventiduenne che ha deciso di visitare tutti gli stadi britannici: “Ne ho già visti più di 100, ma il mio obiettivo è reggiungere quota 300!”, ci raccontò in un’intervista qualche mese fa. Adesso il suo lungo viaggio è terminato ed il suo libro è quasi pronto, tra fotografie, incredibili ricordi ed emozioni. Tante quelle lasciate da Upton Park, storico stadio del West Ham che ha chiuso i battenti esattamente un anno fa. Ivan, che in una delle tante tappe del suo percorso ha toccato anche l’ex casa degli Hammers, l’ha voluta ricordare attraverso questa lettera.

Era il 10 maggio 2016, e nell’est di Londra si giocava l’ultima partita di sempre ad Upton Park, stadio ultracentenario, nonché casa del West Ham United. Prima delle partite si respirava un’atmosfera fantastica, la fermata dell’Underground era stracolma di tifosi che arrivavano da ogni parte di Londra. Nei pub, a pochi passi dallo stadio, si cantava e si beveva birra a volontà, la zona che circondava lo stadio non era delle migliori, ma durante i giorni delle partite, tutto diventava magico, tutto aveva un fascino diverso. Upton Park non era uno stadio qualunque. Era lo stadio. Era un posto surreale. Quando gli Hammers giocavano ad Upton Park, lo stadio era una bolgia incredibile, i tifosi, a ridosso del campo, erano l’uomo in più per tutta la gara. L’inno, “I’m forever blowing bubbles”, cantato a squarciagola dagli oltre 35 mila tifosi, era da pelle d’oca, le bolle di sapone che si alzavano in cielo prima della gara erano pura poesia e per le squadre avversarie non era semplice giocare in uno stadio così.

Upton Park manca un po’ a tutti. Ai tifosi, al popolo che ama il calcio inglese, ai calciatori e al calcio in generale, perché anche se oggi Upton Park non esiste più, nulla potrà mai sostituire o cancellare tutto quello che è stato, nulla è paragonabile alle emozioni che regalava prima e durante il match, nulla potrà mai essere simile. Anche se il presente del West Ham United è lontano dalla sua vera casa, tutti i ricordi, le emozioni, i cori e le lacrime, sono gelosamente custoditi nell’est di Londra, lontano dal Big Ben. Ma anche tra cent’anni, facendo una passeggiata da quelle parti, sarà come immergersi nella storia, e magari, chiudendo gli occhi, si potrà rivivere almeno per un po’ il leggendario Upton Park.

Caro Upton Park, è appena un anno che non ci sei più, ma sembra una vita… Ci manchi!“.