Diciannove presenze e sette gol, Patrik Shick ci ha messo pochissimo per farsi notare. Rimpianto di qualche "big"? Sicuramente della Roma, stando alle parole di Dario Canovi, che questa estate aveva il mandato da parte dello Sparta Praga per trattare la cessione del ventunenne ceco in Italia:
"La Roma non lo ha voluto" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "Alla Sampdoria è costato circa 4 milioni di euro e ora Schick ne vale almeno 15, so che ha già una proposta a quella cifra per prenderlo a giugno. Domenica da una parte ero dispiaciuto, perché aveva fatto gol proprio contro la Roma. Dall’altra ero contento perché questo gol, se mai ci fosse stato bisogno di altre prove, conferma che avevo visto giusto su questo giocatore che non avevo certo scoperto la scorsa estate. Lo conoscevo da almeno tre anni prima, quando era nell’Under 17 della Repubblica Ceca. E mi aveva impressionato subito per doti tecniche e mezzi fisici. Questa estate avevo il mandato dello Sparta per trattare il trasferimento del giocatore in giallorosso, la cifra richiesta era di 4 milioni di euro. Per la Roma costava troppo".
L'affare l'ha fatto la Samp: "Da quello che mi risulta, la Samp ha investito più o meno la stessa cifra, con un pagamento dilazionato in tre anni. Il prezzo era salito per via delle sue prestazioni anche con la Nazionale dopo il bell’Europeo Under 21. Dopo un po’ di attesa, alla fine Sabatini mi disse che il giocatore non interessava e quindi la trattativa era finita lì. La Sampdoria s’è mossa direttamente con lo Sparta. Peccato, perché il giocatore voleva fortemente la Roma. A me ricorda Ibrahimovic. E’ un giocatore forte fisicamente, ma con dei piedi di qualità, tanto che può giocare anche da numero dieci, a dispetto del metro e ottantasette centimetri d’altezza. E’ uno che sa fare gol ma anche dettare gli assist per gli altri. E poi è un professionista serio, so che alla Samp sono molto contenti. E’ un ragazzo eccezionale, parla già bene l’italiano oltre a inglese e francese. Il futuro è suo".