Campione del Mondo con la maglia dell'Italia, simbolo della Juventus tra 2002 e 2010. Mauro German Camoranesi è stato uno dei protagonisti del calcio italiano dei primi anni 2000.
Oggi l'italo-argentino fa l'allenatore: l'ultima esperienza è stata al Maribor e si è conclusa nel 2021. "Mi piacerebbe allenare in Italia? Certo, ma ancora nessuno si è fatto vivo. Più che al campionato però sono interessato al progetto" ha dichiarato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Le parole di Camoranesi
Non poteva che cercare un calcio propositivo, lui che come maestro ha avuto soprattutto Marcello Lippi. Ma con criterio: "Bisogna sapersi calare nella realtà in cui ci si trova e fare di necessità virtù. Non esiste una sola strada per vincere". Avere campioni in squadra certamente aiuta. Qualcosa che il calcio italiano oggi fa fatica a produrre: "A livello individuale vedo pochi giocatori di talento. A livello collettivo funzioniamo, a livello individuale non sempre il confronto regge".
Camoranesi sul campo ha ricoperto più ruoli, tra cui anche quello di esterno di centrocampo. Una posizione in cui oggi la Juventus sta provando a intervenire sul mercato: "Uno come Di Maria può essere una buona soluzione. Segna e sa anche far segnare. Giusto puntare sugli esterni? Sì, per quello che chiede Allegri servono giocatori che sappiano fare duelli sulle fasce. A parte Cuadrado, la Juve non ha giocatori con queste caratteristiche. Juan è l'esterno più forte del nostro campionato".
Poi, un commento sul prossimo campionato. È ancora presto, certo, ma Camoranesi sembra già avere le idee chiare su chi sarà la favorita per lo Scudetto: "Dico il Milan. Però non vedo un gap così netto con Inter e Juventus". La sfida, oggi, sembra più aperta che mai.