In un'intervista ai microfoni di Calcio e Finanza, Francesco Calvo (Managing Director Revenue & Football Development della Juventus) ha parlato di diversi aspetti legati al club bianconero.
Le parole di Calvo
Calvo ha iniziato parlando della qualificazione al mondiale per club: «Per noi è una grandissima opportunità, era estremamente importante qualificarci per il futuro della Juventus non solo per quanto riguarda il tema della sostenibilità economica ma anche per la forza commerciale e l’appeal che il nostro club potrà avere a livello internazionale. Questo detto, c’è un elemento di curiosità per capire come sarà questo Mondiale nella sua prima edizione, con 32 club per un mese negli USA. Infatti non sappiamo bene ancora quale sarà l’impatto del torneo, visto che sarà in un momento della stagione particolare considerando che si giocherà tra metà giugno a metà luglio, sarà molto interessante».
Calvo ha continuato: «Per quanto il calcio possa essere divisivo, il nome Juventus rappresenta molto più un vantaggio che uno svantaggio. Non vediamo grandi problemi o aziende che hanno paura di legarsi alla Juventus pensando alle conseguenze legate agli altri tifosi. Anzi pensano molto più al nostro enorme numero di tifosi. All’estero non c’è nemmeno l’ipotetico aspetto negativo legato alla rivalità italiana, perché la Juventus ha una storia e anche un presente molto importanti che all’estero ci mette alla pari dei grandi club europei».
Sulla distanza tra Serie A e gli altri campionati europei: «Quello che ci penalizza rispetto ai nostri competitor europei è la struttura che abbiamo alla base, perché la Serie A oggi non è un sistema sviluppato quanto la Premier League inglese e la Liga spagnola. Non ha la stessa diffusione televisiva in tutto il mondo. In particolare oggi si sente molto la differenza tra la Serie A e la Premier League, non con la Liga. Anche perché la Serie A ha un vantaggio di storia e di valore del brand Italia nonché delle squadre di calcio».
Infine sulla crescita della Lega Serie A: «Negli ultimi 5 anni la Lega ha iniziato un processo di professionalizzazione, creato dipartimenti professionali (competizioni, editoriale, produzione, diritti tv, commerciale e marketing) ed i risultati si stanno iniziando a vedere: ad esempio, i ricavi commerciali sono raddoppiati rispetto al ciclo pre-covid e questa è la testimonianza di un calcio italiano che cresce e di una lega che lavora bene. E anche sportivamente, come vediamo costantemente nelle competizioni europee il cui ranking è il risultato, il calcio italiano funziona bene».