Roma, ufficiale l’arrivo di Sergio Oliveira: “Fantastico essere qui”
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La Roma ha ufficializzato l’arrivo di Sergio Oliveira dal Porto. Il giocatore era arrivato oggi nella Capitale per effettuare le visite mediche.
Roma, ufficiale l’arrivo di Sergio Oliveira
Il centrocampista arriva con la formula del prestito oneroso a un milione di euro con diritto di riscatto fissato a 13 milioni più bonus (QUI per i dettagli dell’operazione).
Il giocatore ha anche parlato ai canali del club: “È fantastico essere qui, in questo grande Club. La Roma ha sempre dimostrato un grande interesse per me: ora voglio aiutare da subito la squadra a raggiungere i suoi obiettivi e a crescere come mentalità. Sono convinto che anche i miei compagni, con cui non vedo l’ora di iniziare a lavorare, mi aiuteranno a crescere”.
Sergio Oliveira ha poi continuato spiegando la motivazione della scelta di passare in giallorosso: “La Roma ha sempre dimostrato molto interesse nell’avermi qui, sia attraverso il mister sia attraverso Tiago Pinto. Credo di poter aiutare la Roma, così come i miei compagni potranno aiutare me a crescere. Per questo motivo, credo che la Roma sia il Club giusto per me“.
Tra le varie motivazioni che lo hanno portato a Roma c’è anche la presenza di José Mourinho: “Ho già parlato con il mister, naturalmente qualsiasi calciatore vorrebbe essere allenato da lui. Questo ha ovviamente avuto il suo peso nella mia scelta“.
Sergio Oliveira: “Ho sempre sognato di giocare in Serie A”
Sergio Oliveira poi ha anche parlato del suo arrivo in Italia: “Anzitutto vorrei dire che ho sempre desiderato di giocare in Serie A fin da quando ero bambino e questa è la realizzazione di un sogno. Mi aspetto sicuramente un campionato difficile, molto competitivo, con grandi squadre, molto tattico e intenso fisicamente, con tanti duelli, che richiedono molta concentrazione. Sarà un’esperienza difficile, ma molto bella e stimolante“.
Su cosa voglia fare a Roma il portoghese ha già le idee chiare: “L’obiettivo è di vincere e di contribuire a vincere, di raggiungere i traguardi come gruppo e come collettivo, per poi rallegrarci di questi successi e di esserne orgogliosi“.